Il libro della giungla arriva a teatro, il 20 marzo, nella messinscena di Roberto Anglisani, per la rassegna “Monologhi per cinque sere”, organizzata allo Spazio Teatro 89 di Milano, ispirata all’opera di Kipling, ma ambientata nei sotterranei e negli anfratti della Stazione Centrale della città.
Liberamente tratto dai racconti di Kipling, Giungla è diretto da Maria Maglietta e interpretato dall’attore Roberto Anglisani, solo sul palcoscenico, nei panni di tutti i personaggi. C’è Baloon, un barbone che vive nei sottopassaggi; Bagheera, una matrona africana; Sherekhan, lo sfruttatore di bambini. Ma questa volta la giungla è la grande Stazione Centrale, con i suoi anfratti e i sottopassaggi bui e umidi, dentro cui si muove un’umanità con regole di convivenza diverse, dove la legge del più forte è un principio assoluto. In questo contesto “selvaggio”, Muli riuscirà ad aiutare i suoi compagni e troverà amici veri che lo aiuteranno a fermare Sherekhan.
Lo spettacolo propone una riflessione su alcune tematiche delicate: non solo lo sfruttamento dei minori, costretti a lavorare o a mendicare per strada, ma anche l’indifferenza con la quale il mondo è solito guardare questo fenomeno. Ma Giungla è anche “una storia di coraggio, desiderio di libertà, crescita e scoperta della forza che scaturisce dall’amicizia vera e profonda, quella che nasce al di là di qualsiasi pregiudizio”.
La rassegna “Monologhi per cinque sere” si concluderà martedì 10 aprile, quando andrà in scena L’Angelo, spettacolo di e con Daniele Debernardi, liberamente tratto dal racconto di Gabriel Garcia Marquez intitolato “Un signore molto vecchio con certe ali grandi”.