La discussa parabola di Leni

Redazione

E’ un monologo/voce recitante, con video, Leni, il trionfo della bellezza di Irene Alison, con Valentina Acca, diretta da Marcello Cotugno, in scena dal 30 novembre 2018 al Teatro La giostra di Napoli. Scene di Sara Palmieri.

Lo spettacolo racconta i giorni d’oro delle riprese di Olympia, il suo capolavoro: un resoconto delle Olimpiadi di Berlino del 1936, dove lo sport, lontano dalla trivialità della cronaca, viene raccontato col piglio epico di una narratrice di corpi, gesti, sguardi e desideri agonistici.

Musa, ballerina, attrice, regista, fotografa, innovatrice del linguaggio cinematografico, pioniera di nuove tecniche di ripresa, ispirazione e maestra per generazioni di cineasti, Leni Riefenstahl ha attraversato un secolo di vita, pericolosamente vissuto attraverso le stagioni più buie e sanguinarie del Novecento. “Troppo vicina al nazismo per non bruciarsi”. La più controversa tra le registe, celebrò, al tempo stesso, l’ideale di una bellezza che incarnava e materializzava l’estetica del Reich e l’utopia di una competizione, che univa uomini e donne oltre ogni appartenenza, etnica o religiosa, sullo sfondo di un cielo, quello di Berlino, suggestivamente fotografato dal basso, grazie a delle speciali “trincee” costruite ad hoc nell’Olympiastadion.

Una scena

Il testo prevede un’architettura non lineare di superfici narrative che si sovrappongono –spiegano Irene Alison e Marcello Cotugno – ricostruendo un’unica vicenda: quella di una donna simbolo dei chiaroscuri del Novecento, che approda al nuovo millennio portando con sé un enigma mai risolto. Anche le musiche, in questo progetto per voce sola, sono un fondamentale apporto al tradursi di emozioni e immagini: dalle note evocative di Max Richter alle rivisitazioni weimariane di Brian Ferry e della sua Orchestra, per finire al minimalismo neoclassico di Philip Glass”.

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