La Gioia: dalla gabbia a un’epifania di fiori per Bobò

Angela Matassa

Non delude Pippo Delbono, portando in scena la sua cifra stilistica, fatta di musica, colori e parole. Sostituisce la memoria della mamma con quella di Bobò, più recentemente scomparso, cui dedica l’intero spettacolo: La gioia, in scena al Teatro Mercadante di Napoli dal 28 marzo 2023.

Ma non sorprende neanche, proprio perché continua il suo percorso sui sentimenti, sul profondo senso di assenza/presenza che lo accompagna ogni volta che qualcuno se ne va.

Soffre a lungo del lutto Delbono, è evidente. Riempie però la sua testa “folle” di percorsi immaginari, di ricordi, di sensazioni, un ricordo di voci. La Gioia diventa per lui quasi la summa di tutti i sentimenti. Attraversa il dolore, la nostalgia, la mancanza, che permettono, infine, di coglierla anche se per pochi attimi. Vestito in abiti comuni, a mo’ di conduttore come sempre, gira in platea tra il pubblico comunicando e presentando, microfono alla mano, le storie scelte per questo nuovo spettacolo.

Annuncia i suoi attori, i barboni, i folli, i suoi compagni emarginati, che non lo abbandonano in questi continui caroselli di ricerca, studio ed elaborazione di concetti e sentimenti. Che cos’è in fondo la gioia? Dove la ritroviamo?

Una scena (foto di Luca Del Pia)

La gabbia iniziale in cui il derelitto è rinchiuso, impedito a muoversi, mentre altri volteggiano, cantano e giocano intorno a lui, diventa infine uno scroscio di fiori, un’epifania di colori, spuntati, forse, dalla prima innaffiatura dei semi che apre lo spettacolo.

Non manca mai la bellezza nelle performance di questo artista, capace di attrarre pur se porta al pubblici le sue manie, i mali personali, la propria follia. Attrae proprio per la capacità di unire speciali parole che raccontano, musica che emozione, profumi di fiori e di vita.

 

 

Categorie

Ultimi articoli

Social links

Notizie Teatrali © All rights reserved

Powered by Fancy Web