“La gioia” di Delbono è un’esplosione floreale

Anita B.Monti

Ritorna a Napoli Pippo Delbono con uno spettacolo del 2018, carico dei successi raccolti e carico di significati, come del resto sono sempre le messinscene del drammaturgo. La gioia sarà in scena al Teatro Mercadante dal 28 marzo al 2 aprile 2023, diretto dallo stesso autore, che ne è anche protagonista con la sua compagnia.

Rappresentare la gioia, quasi come summa dei più disparati sentimenti: angoscia, felicità, dolore, entusiasmo, non è facile. Per scovarla e fissarla in immagini, suoni, movimenti sul palcoscenico, Pippo Delbono e gli attori cercano di compiere ogni giorno un passo in più verso questa esaltazione assoluta, questa bruciante intuizione. Ecco allora il circo, coi suoi clown e i suoi balli. Ecco pure il ricordo di uno sciamano che con la follia libera le anime. Ecco quindi malinconie di tango e grida soffocate in mezzo al pubblico.

Pippo Delbono (foto di Luca Del Pia)

Ed ecco che per la regia. l’artista crea una pienezza di visioni, che si susseguono, si formano, si confondono e si perdono. Centinaia di barchette di carta, sacchi di panni colorati fino all’esplosione floreale, creata da Pippo assieme a Thierry Boutemy, il fleuriste normanno di stanza a Bruxelles e abituato a lavorare in lungo e in largo per il mondo.

In scena con lui: Dolly Albertin, Gianluca Ballarè, Margherita Clemente, Ilaria Distante, Mario Intruglio, Nelson Lariccia, Gianni Parenti, Pepe Robledo, Grazia Spinella. Non manca la voce dell’amato Bobò. Le musiche sono di Pippo Delbono, Antoine Bataille, Nicola Toscano e autori vari; le luci di Orlando Bolognesi; i costumi di Elena Giampaoli; il suono di Giulio Antognini; le foto di Luca Del Pia.

Ho scelto di intitolare questo spettacolo La Gioia, – racconta – una parola che mi fa paura, che mi evoca immagini di famiglie felici, di bambini felici, di paesaggi felici. Tutto morto, tutto falso. Mi ha colpito “La morte di Ivan Il’ič” di Tolstoj, in cui il protagonista, nei suoi ultimi giorni di vita, si riconcilia con tutta la sua esistenza, anche con i momenti più tristi e grigi… Tante cose ho visto e vissuto in questi anni, spesso dimenticate, ma gli occhi gioiosi (dei bambini) nella discarica di Manila e sulla riva del Gange, li porterò con me per tutta la vita. Penso a questo spettacolo La Gioia come ad un racconto semplice, essenziale”.
Colori e bellezza sono note distintive della sua ispirazione e non mancano nei suoi  spettacoli,  tra ricordi, fiori, musiche. Un viaggio che condividerà tra gli spettatori.

 

Notizie Teatrali © All rights reserved

Powered by Fancy Web