Dal 2 al 7 maggio 2023, al Piccolo Bellini di Napoli, il Collettivo lunAzione ha messo in scena “La misura”, con progetto e regia di Eduardo Di Pietro. I due bravi e versatili attori Martina Di Leva e Marco Montecatino agiscono su più piani espressivi: prosa, rap e teatro di figura. La domanda che muove il racconto, che coinvolge il pubblico al quale si rivolge l’attore, è quella eterna degli uomini sull’immortalità dell’anima, indagata da Platone, Socrate, Aristotele, dalla filosofia in generale che risponde alla paura del vuoto e della morte del genere umano. Così Marco racconta il proprio disagio nell’immaginare l’inconoscibile, il terrore del distacco da quando, bambino, non voleva che la madre lo mettesse a letto temendo che la donna potesse morire. La sua storia si intreccia con quella di Italo Spinelli, ottantaduenne operaio in pensione, che nel 2018 conseguì il diploma di laurea in Filosofia. Italo fu spinto a ricercare nei libri il senso della vita e della morte dell’adorata moglie Angela, dopo 52 anni trascorsi insieme. La moglie è in un altrove? Si ritroveranno un giorno?

Italo si trasforma in una marionetta a grandezza naturale (ideata da Barbara Veloce), animata da Marco Montecatino, che ha perso la sua migliore amica a soli trent’anni. Marco si sente inappropriato alla vita, trova inutile affidarsi alla razionalità e allo studio come Italo. Italo si accomoda alla sua scrivania, sospira, si arrovella, aiutato da Martina Di Leva che gli porta il computer, la lampada, la sveglia, il libro delle lezioni. Poetico il finale con un libro sul quale vola un Italo in miniatura, finalmente libero nel pensiero e forse nell’anima. Tutti temiamo infine la morte, come la strega cattiva, e per esorcizzarla occorrono incantesimi, ma per far ciò occorre trovare un incantatore capace – l’incantatore che è racchiuso in ognuno di noi. Anche il teatro è un grande incantesimo che consente di superare insieme le paure, di porsi domande. Lunghi applausi ai bravi attori in scena.