Al Teatro TRAM di Napoli, che lo produce, da giovedì 8 a domenica 11 marzo va in scena Frida y Mexico. Paion in musica, nell’ambito di Vissidarte Festival. Ne è interprete Ana Rita Rosarillo, accompagnata dalle chitarre di Roberto Trenca e Edo Puccini, letture di Rita Russo.
“Frida Kahlo è il simbolo della forza delle alle donne latino-americane: la sua voglia di vivere e la sua pittura intima rappresentano al meglio lo spirito di libertà del popolo messicano.
Con questo concerto – spiega la produzione – abbiamo voluto rendere un omaggio appassionato a Frida, alla donna prima che all’artista, alla donna che oppose la forza della sua volontà alla debolezza del suo corpo, che affrontò la gravità del suo incidente con la fronte sempre alta, che trasformò il suo dolore in arte universale. La sua scelta di indossare esclusivamente abiti delle donne di Tehuantepec fu un’affermazione di indipendenza e coraggio, un recupero della tradizione che guardava al futuro e all’identità della donna messicana.
La musica ebbe un grande ruolo nella vita di Frida Kahlo: la musica tradizionale del Messico, innanzitutto, con i mariachi e i balli di coppia, con le feste di paese e i canti al chiaro di luna. Ma anche il jazz americano, che lei amava moltissimo, e le canzoni francesi ed europee che ascoltò nei suoi pochi viaggi all’estero. Non era puro intrattenimento: la musica, per Frida, era passione, era la vibrazione dell’anima che entrava in sintonia con la sua terra e con i colori della sua pittura”.
L’interprete Rosarillo, partendo dalla sua identità sud-americana, ha scelto di cantare Frida e il Messico attraverso una selezione di canzoni in gran parte tradizionali messicane: “La llorona”, “Paloma negra”, “Cielito lindo”. Altri brani appartengono al repertorio della danza, come la “Sandunga”, che Frida amava ballare. Ci saranno anche brani del repertorio argentino e sud-americano e un omaggio a Maxine Sullivan, la grande cantante jazz americana che Frida ascoltava spesso.