GIACOBINI A NAPOLI

Redazione

Torna a Napoli, alla Galleria Toledo, il 4 e il 5 dicembre Il baciamano di Manlio Santanelli. Con Alessandra D’Elia e

Fernando Siciliano, diretti da Laura Angiulli.

Siamo a Napoli nel 1799, durante la Rivoluzione partenopea: per le vie della città la reazione borbonica spegne nel sangue e nella barbarie la disperata resistenza della Repubblica Partenopea. Contro un siffatto fondale di ferro e fuoco una popolana, incattivita da un’esistenza fatta di violenze e di miserie, viene fortunosamente a contatto con un gentiluomo Giacobino, tipico esponente del partito in disgrazia. Tra i due s’instaura un complesso rapporto d’ incomprensioni e di stizze, ma anche di sorprese e ambiguità.

Un’altalena di sentimenti contraddittori fa da sottotesto alle grottesche modalità attraverso le quali due esseri, tanto diversi tra loro, cercano di esplorarsi a vicenda. – dice l’autore – Spinti, l’uno dal desiderio di gettare comunque un seme da cui possa nascere un mondo migliore, l’altra da un irrisolto bisogno di tenerezza, i due protagonisti riescono alla fine a raggiungere una poetica intesa, nell’illusione di rendere meno spietata l’inevitabile conclusione della vicenda. “Apparentemente un’operina minore, di fatto una macchina teatrale che offre spunti di significativo interesse al lavoro degli attori. – spiega la regista – La scommessa è nel ritmo serrato dello sviluppo narrativo, nella presenza a tutto tondo dei personaggi chiamati a una prova d’impegnativa adesione.Un allestimento brioso, vivace, ma non solo. Le allusioni richiamate dal testo – e quindi dalla vicenda in sé, dalla struttura dei personaggi, dalla trama – riportano a certe affermazioni illuministe sull’essere e sulle relative relazioni nel sociale che suggeriscono un versante interpretativo che va oltre il gioco fine a sé stesso, per un più complesso approccio al “vero sentire”.

 

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