
Una prima assoluta mondiale per il Teatro di San Carlo di Napoli il secondo appuntamento dell’Ottobre Danza, “Body against body”. Al Teatrino di Corte di Palazzo Reale il trittico Body against body, nuovo lavoro del coreografo americano Bill T. Jones, incanta il pubblico. Lo spettacolo comprende due sue creazioni precedenti, “Spent days out yonder” e “Continuous replay” e l’inedita “Ravel: Landscape or Portrait?”. Accompagna dal vivo la Arnie Zane Dance Company il Quartetto d’archi sancarliano: Cecilia Laca e Luigi Buonomo, violini, Antonio Bossone, viola, Luca Signorini, violoncello. Le tre coreografie sono intessute sul secondo movimento del Quartetto per archi n.23 in Fa maggiore k590 di Mozart, su musiche di John Oswald, sul Quartetto per archi in Fa maggiore di Maurice Ravel. La coreografia “Ravel: Landscape or Portrait?” è firmata con Janet Wong, un bel regalo che si fa Jones per i suoi sessant’anni splendidamente portati. Il lavoro unisce classicità mozartiana e un gesto eccentrico di fianchi, spalle, testa, polsi”. Jones non concede facilmente le sue coreografie ad altri sia per l’enorme affiatamento che ha con la sua compagnia fondata nell’ ‘82 con Zane e poi perché “esse hanno forza, coraggio, rappresentano sesso, guerra, morte e vita, nudi e no”. E contiene scene di nudo la seconda coreografia, “Continuous replay”, dove danzano, body against body, ballerini bianchi e neri per dire no al razzismo, all’omofobia, ai conflitti, alle barriere d’ogni sorta. Il nudo qui non scandalizza, ma fa riflettere sul tempo presente, su armonie perdute, su armonie da ritrovare, insieme. Intenso, emozionante “Ravel: Landscape or Portrait” che esprime la tristezza, la precisione della composizione di un autore simbolo del XX secolo.
“Chi viene ai miei spettacoli deve guardarci come una scultura”, spiega Jones definito dal New York Times “uno dei tesori insostituibili d’America”. Ed è una scultura, e insieme una piccola, grande magia ogni sua creazione pensata in ogni minimo segno, tradotta dal favoloso corpo di ballo.