L’ITALIA DI GIORGIO GABER

Alessia Pagliaro

Il teatro Area Nord di Napoli inaugura la sua stagione  (28 e 29) con Che Bella Gente! Visita A Giorgio Gaber, recital di e con Mario Faticoni. Al pianoforte Tore Spano.Regia di  Paolo Giorgio.

“Che Bella Gente” nasce dalla convinzione che il valore dell’opera di Gaber sia principalmente letterario e musicale, e che il fattore performativo sia stato un talento ulteriore che illuminava gli altri.

Come ogni corpus teatrale che si rispetti, questo universo di ritmi e parole ispira confronti su terreni non battuti. C’è il Gaber ragazzo che suona la chitarra nei localini di Milano, che comincia a cantare per scherzo assieme a Celentano e Jannacci, poi il Gaber dei primi successi, “Ciao ti dirò” e il “Musichiere”, l’ascesa definitiva con “Geneviève” e “Non arrossire” e l’incontro con le canzoni di Paoli e degli altri genovesi e poi dei Brel, Becaud, Piaf. Il successo. E c’è il Gaber del teatro, centinaia e centinaia di spettacoli in teatro di fronte al pubblico con canzoni e monologhi, scritti a due mani con Sandro Luporini, che toccano tutta la tematica esistenziale e morale di oltre trent’anni di vita italiana”.

Il percorso testuale di Mario Faticoni ripercorre la sua opera alla ricerca di sentieri poco conosciuti, sul filo di quell’impegno civile e umano che era il segno distintivo di Giorgio Gaber: una profonda insofferenza per il processo di disumanizzazione di cui oggi paghiamo le conseguenze, una pietà partecipata per quella miseria dell’uomo comune presente in tutti noi, il bisogno di ritrovare un senso dell’agire politico basato sull’etica di una visione del mondo, e non sulla brama di profitto personale.

 

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