L’homework musicale produce anche tanta bellezza, come dimostra una delle più longeve band della storia della musica: i Rolling Stones. Reduci dalla partecipazione al video-evento organizzato da Lady Gaga per supportare il personale medico impegnato nell’emergenza Covid-19, “One World: Together At Home”, nel quale hanno riproposto il “classico” “You Can’t Always Get What You Want”, gli Stones lanciano il nuovo singolo Living in a Ghost Town.
Profetica, dal sapore blues e R&B, lanciata dall’accattivante video che mostra metropoli fantasma, la canzone è perfetta per i giorni del coronavirus. “Eravamo in studio a registrare del nuovo materiale prima del lockdown – spiega Sir Michael Philip “Mick” Jagger, 77 anni e ancora grinta da vendere – e c’era questa canzone scritta e abbozzata un anno fa durante le session per la realizzazione del nuovo album. Ma visti i tempi, abbiamo pensato che fosse perfetta per il momento che stiamo vivendo. Eccola qui, spero che vi piaccia”.
Il brano è il primo inedito degli Stones dall’epoca di “Doom and Gloom” e “One More Shot”, incluse nell’antologia del 2012 “GRRR!” che celebrava i 50 anni di attività della band. Nel 2015 i Rolling Stones pubblicano “Blue and Lonesome”, album di cover blues che frutta loro un Grammy, primo lavoro in studio dai tempi di “A Bigger Band” (2005).
Sul nuovo singolo Keith Richards afferma: “L’abbiamo registrata più di un anno fa a Los Angeles e avrebbe dovuto essere parte di un album in lavorazione. Con questo casino Mick ed io abbiamo deciso che questa canzone doveva essere lavorata adesso”.
“La canzone parla di come ci si sente in un posto che era pieno di vita e poi si è svuotato – spiega Jagger – l’ho scritta velocemente, in dieci minuti, suonando la chitarra. Io e Keith Richards abbiamo pensato di pubblicarla ma avrei dovuto riscriverla. Alcuni passaggi non funzionavano, altri erano troppo strani o troppo dark. Quindi ho cambiato alcune cose. Non ho dovuto fare molto, in realtà. È molto simile a quanto avevo scritto all’inizio”. Così Mick Jagger (voce, chitarra, armonica e cori), Keith Richards (chitarra e cori) Charlie Watts (batteria), Ronnie Wood (chitarra e cori) mostrano con la grinta di sempre il vuoto assordante, surreale di città fantasma, per raccontare l’isolamento individuale e collettivo, ripensando a quando “la vita era bella”. Con la classe di intramontabili rocker senza età.

Lo storico gruppo
Un verso della canzone recita:
I’m a ghost
Livin’ in a ghost town
I’m a ghost
Livin’ in a ghost town
You can come look for me
But I can’t be found
You can search for me
I had to go underground
Life was so beautiful
Then we all got locked down
Feel like a ghost
Living in a ghost town, yeah
(Sono un fantasma
Che vive in una città fantasma
sono un fantasma
Che vive in una città fantasma
Puoi venire a cercarmi
Ma non posso essere trovato
Puoi cercarmi
Ho dovuto andare sottoterra
La vita è stata così bella
Quindi siamo stati tutti rinchiusi
Mi sento come un fantasma
Che vive in una città fantasma, sì)