L’offerta teatrale Stabile

Angela Matassa

Eros Pagni e Tullio Solenghi in "I ragazzi irresistibili"
Eros Pagni e Tullio Solenghi in “I ragazzi irresistibili”

Lo slogan della stagione 2013/2014  è “La migliore offerta”. Il cartellone del teatro Mercadante di Napoli presenta 21 titoli da ottobre a maggio tra sala principale, Ridotto e San Ferdinando con un omaggio ad Eduardo De Filippo nel trentennale della scomparsa. Nel teatro che fu di Eduardo, Toni Servillo sarà regista e protagonista di “Le voci di dentro”, mentre il San Carlo allestisce un balletto a lui dedicato. Poi Gogol, Shakesperare, Viviani, Patroni Griffi, Feydeau, tra gli autori; De Fusco (“Antonio e Cleopatra”), Emma Dante (“Le sorelle Macaluso”), Arturo Cirillo (“La purga”) per le regie.

Otto i titoli al Mercadante, dieci al Ridotto, tre al San Ferdinando. Ma il programma non si ferma qui, continua anche l’attività pedagogica con il progetto “Arrevuoto” e “La stanza blu”, che accoglie alcune messinscene per i bambini, in contemporanea con gli spettacoli per gli adulti. La forza consiste nella “sinergia, nelle collaborazioni e nei partenariati”, spiega il direttore artistico Luca De Fusco, che cita anche il Napoli Teatro Festival Italia, con cui nascono alcune coproduzioni. E ricorda la linea che unisce Napoli con Parigi e Avignone, sedi di prestigiosi festival.

Spiccano nella stagione “La bisbetica domata” diretta dal russo Andrej Konchoalovskij alla sua prima regia italiana con Mascia Musy. “Si parla tanto di crisi – dichiara il regista – ma io credo si tratti soprattutto di crisi di civiltà. Il teatro ha un forte valore umanitario, perciò è importante anche per questo”. “Circo equestra Sqgueglia” di Raffaele Viviani per la regia dell’argentino Alfredo Arias, con Massimiliano Gallo, Monca Nappo. “Viviani è vivo – dice Arias –faremo del testo una lettura nuova, di grande intensità”. Entrambi i Maestri stanno provando da mesi nei teatri dove andranno in scena.

Al Ridotto ritorna il progetto di Luca De Fusco “Il mare non bagna Napoli” della Ortese  e la sua nuova idea su Raffaele La Capria con “L’armonia perduta”. Il forte contributo della Regione Campania (due milioni di fondi Pac) e della Provincia di Napoli, hanno salvato lo Stabile partenopeo dalla ventilata chiusura.

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