Il 9 aprile 2011, il regista statunitense Sidney Lumet si è spento, a causa di un linfoma, all’età di 86 anni, nella sua casa di New York, città simbolo della maggior parte della sua opera cinematografica.
Regista, sceneggiatore, attore e produttore, Lumet nasce a Filadelfia il 25 giugno 1924, da padre attore e madre ballerina. Agli inizi degli anni Cinquanta lavora come regista teatrale e televisivo; l’esordio alla regia cinematografica, invece, arriverà all’età di 33 anni con il lungometraggio La parola ai giurati (1957) interpretato dall’amico Henry Fonda, con il quale girerà ben cinque film. La pellicola ottiene numerosi riconoscimenti, tra cui l’Orso d’Oro al Festival di Berlino e una nomination all’Oscar. Statuetta, quella alla carriera, che gli verrà assegnata soltanto nel 2005.
Nota è anche la sua maestria nel dirigere grandi attori: Sophia Loren in Quel tipo di donna (1959), Anna Magnani e Marlon Brando in Pelle di serpente (1960), Rod Steiger ne L’uomo del banco dei pegni (1964), Sean Connery ne La collina del disonore (1965). Negli anni Settanta, inoltre, realizza altri film di successo come Serpico (1973) e Quel pomeriggio di un giorno da cani (1975), entrambi con la partecipazione di Al Pacino agli inizi della sua carriera, divenuti classici del cinema di tutti i tempi. Assassinio sull’Orient-Express (1974) – tratto da un romanzo di Agatha Christie e che vede riuniti talenti del calibro di Ingrid Bergman, Anthony Perkins, Sean Connery e Albert Finney (nel ruolo di Poirot) – e Quinto potere (1976), un tra i primi film-denuncia contro il sistema televisivo.
Ma è con pellicole per così dire “giudiziarie” che Lumet trova il suo stile inconfondibile: negli anni Ottanta dà alla luce lungometraggi come Il verdetto (1982) con il duo Newman-Mason e Daniel (1983) sul caso Rosenberg.
Una carriera prolifica, che termina nel 2007 con la pellicola Onora il padre e la madre, interpretata da Ethan Hawke e Philip Seymour Hoffman. Una produzione cinematografica, dunque, costellata di successi, tanto che tre dei suoi film sono stati inseriti nella lista, stilata dall’American Film Institute, delle 100 migliori pellicole di tutti i tempi: La parola ai giurati, Il verdetto e Serpico.
Chiara Ricci