Marguerite: la voce di dentro e quella del mare

Anthea Principe

E’ dedicato ad un’autrice, Margherite Duras, e ad un ricordo tragico, la messinscena di Marguerite di e con Cristina Donadio, in scena dal 10 al 12 febbraio 2023 al Teatro Sannazaro di Napoli. Al suo fianco Matthieu Pastore. Le musiche sono di Marco Zurzolo, che le esegue dal vivo con Marco de Tilla e Pino Tafuto.

Così l’attrice spiega il senso e il percorso dello spettacolo da lei voluto. “Un percorso frammentato, narrato per immagini – dice la Donadio – una serie di fotogrammi interiori – istantanee in bianco e nero dell’animo di una giovane donnaI cambi del punto di vista della narrazione sono continui, frequentissimi i salti temporali in avanti e all’indietro, un passaggio senza soluzione di continuità dal discorso diretto all’indiretto.… E il rumore del mare che fa da collante. E le canzoni… E la voce di Marguerite…

Cristina Donadio

L’idea della messa in scena risale al 1987,- continua la Donadio – a pochi mesi dalla morte improvvisa e sconvolgente di Annibale Ruccello e Stefano Tosi, avvenuta tragicamente per un incidente stradale nel settembre del 1986. Quel testo diventò “Frammenti di donna”, versione teatrale de “L’Amante” di Marguerite Duras, che io scelsi per la straordinaria capacità della scrittrice francese di attraversare, in prima persona e con intensa emotività , tutti gli stati d’animo che nascono dal dolore per la perdita di una persona cara. La mia “voce di dentro” fu la musica composta ed eseguita al pianoforte da Pappi Corsicato, sette brani struggenti e minimalisti per ognuno dei sette frammenti di donna, e sette furono le immagini in un abbagliante bianco e nero, che Fabio Donato creò per raccontare i sette sentimenti che venivano di volta in volta vissuti in scena quasi a formare un immaginario album fotografico della memori. Sono passati trentacinque anni da quei frammenti ed io continuo ad essere stupita e catturata da Marguerite e dalla sua scrittura, un enorme corpo narrativo dove i personaggi e le situazioni, gli eroi e le tragedie si muovono fuori da ogni schema in una galassia spazio-temporale dove il fulcro necessario è l’esistere e prima ancora, l’essere…

Marguerite non è altro che un atto d’amore…”.

 

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