Mario Martone continua il suo viaggio nell’universo di Fabrizia Ramodino, la poliedrica scrittrice, poetessa, drammaturga mai dimenticata. Eclettica e attenta, ha raccontato Napoli in ogni sfaccettatura.
Il regista partenopeo, che ha curato anche allestimento e scene, debutterà in prima assoluta al Teatro San Ferdinando di Napoli, con Stanza con compositore, donne, strumenti musicali, ragazzo. Lo spettacolo debutta il 4 e replicherà fino al 14 maggio 2023. La messinscena rientra nel progetto ideato dal direttore dello Stabile Roberto Andò, dedicato alla produzione teatrale della scrittrice, autrice di romanzi come Althenopis e L’isola riflessa, nonché poetessa.
Saranno in scena Lino Musella, Iaia Forte, Tania Garribba, Totò Onnis, India Santella, Matteo De Luca. Con i contributi di Ernesto Tatafiore (strumenti musicali), Pasquale Scialò (sinfonia degli attacchi), Anna Redi (tango). Le luci sono di Cesare Accetta, i costumi di Ortensia De Francesco.

«Fabrizia Ramondino – scrive Mario Martone, con il quale ha collaborato alla messinscena Ippolita Di Maio – cominciò a frequentare assiduamente il teatro dopo l’esperienza della sceneggiatura di Morte di un matematico napoletano, che scrivemmo insieme. Si divertiva moltissimo col mondo dei registi, degli attori, dei nuovi autori che veniva a scoprire. Folgorante fu l’incontro con i testi di Thomas Bernhard, che la spinsero a tuffarsi nella scrittura teatrale. Non per un processo imitativo ma perché vedeva come quella forma drammaturgica poteva corrispondere al suo bisogno di espressione autobiografica diretta, radicale, anche violenta nel caso, e al tempo stesso consentire l’elaborazione di una lingua immaginifica, colta e complessa, così come le si addiceva.
Spero che questo testo contribuisca a mettere in luce Fabrizia Ramondino come autrice della nostra contemporaneità. Le sue prose come il suo teatro esplorano coraggiosamente sentieri espressivi che oggi vengono praticati dagli autori e autrici più interessanti, credo che Fabrizia sia stata una precorritrice».
Lo spettacolo
Un uomo, un compositore, dal chiuso della sua stanza, si rivolge al mondo esterno. Nel flusso di questo monologare sbalzano fuori le figure cardine del suo mondo interiore: gli affetti più cari e gli strumenti musicali. Un teatro della mente scolpito da versi che colpiscono al cuore.