Masiello: autentico e poliedrico coinvolge tutti

Angela Matassa

Ha realizzato un moderno varietà con tanto di corpo di ballo e orchestra dal vivo, Gianni Conte, direttore artistico e regista dello spettacolo-concerto Palcoscenico, in scena al Teatro Augusteo di Napoli, scritto su misura per Massimo Masiello. L’artista si è rivelato un ottimo showman, interpretando le più grandi melodie dagli anni ‘60 ai ‘90 del secolo scorso e Francesco Scarano, ha vinto la scommessa. Il coraggioso impresario ha puntato sull’artista cogliendone il talento e la bravura cresciuti nel tempo.
Da autentico mattatore, Masiello balla, canta, recita un testo che lega canzoni e temi, scelti con Gianni Conte, al quale lo lega un profondo feeling e una grande affinità. L’artista partenopeo, ottimo interprete del patrimonio tradizionale napoletano e soprattutto attore e cantante vivianeo, si è esibito con grande agilità, sia fisica che vocale, sul grande palcoscenico del teatro in piazzetta Duca d’Aosta.
Il viaggio attraverso il cantautorato italiano di alta qualità, è partito da un immaginario gate di un aeroporto, nel quale ogni tappa era segnata da una canzone. Comincia con “La notte” di Adamo (prima traccia incisa del futuro album), Masiello per continuare con Morandi “Un mondo d’amore”, quindi Massimo Ranieri (“La banda”, “Erba di casa mia”), Bandiera gialla, Gloria, Fotoromanza, i cult di Renato Zero (del quale richiama la vocalità): “Spalle al muro” e “La favola mia”, Anna Oxa, Edoardo Bennato di “Viva la mamma”, RAF, “Quando” di Pino Daniele, “Minuetto” di Mia Martini e tati altri successi. Chiude a grande richiesta con un medley evocativo e coinvolgente, in cui non sono mancate le sigle degli show della Carrà e di celebri cartoni animati come “Anna dai capelli rossi”, “Lady Oscar” e “Sailor Moon” e l’intervallo, firmato Carosello. Ha fatto sognare più generazioni, così, mentre il pubblico, costretto in poltrona, cantava e si agitava con una gran voglia di ballare e partecipare.

Massimo Masiello in scena

Ma non solo canzoni, selezionate tra le più significative per i contenuti soprattutto, si è esibito l’artista. Tra una nota e l’altra, tra le ballerine nelle coreografie di Roberto D’urso, ha parlato un po’ di sé e del suo sogno di diventare attore. Si è soffermato su eventi e momenti storici e politici di quegli anni, dal boom economico, agli anni di Tangentopoli, fino all’indifferenza dei nostri giorni.
Ottimo il gruppo musicale diretto da Lino Pariota alle tastiere, nonché autore degli arrangiamenti, che ha diretto l’ensemble composto da Davide Frezza alla batteria, Ivan Ciaravella alle chitarre, Enrico Scarpa al sax, Roberto De Rosa al basso.

Un varietà che ricorda i tempi d’oro del genere, ma realizzato con stile moderno e qualche effetto speciale, su cui domina certamente la presenza scenica di Massimo Masiello, che ha meritato gli scroscianti applausi del variegato pubblico e lo splendido dono offertogli dalla famiglia Taranto che lo ha emozionato fino alle lacrime: il costume di Pulcinella appartenuto a Nino Taranto.
L’augurio è che lo spettacolo possa avere una seria tournée in tutta Italia per un artista già affermato, ma in sicura ascesa.

 

Categorie

Ultimi articoli

Social links

Notizie Teatrali © All rights reserved

Powered by Fancy Web