Maternità surrogata

Maresa Galli

Dal 29 febbraio al teatro Delle Palme di Napoli va in scena la nuova commedia di Eduardo Tartaglia, Questo bimbo a chi lo dò?. Eduardo

Eduardo Tartaglia e Veronica Mazza

Senior e Alessandro Targaglia per Mitar Group ed Ente Teatro Cronaca, dopo lo strepitoso successo de “La valigia sul letto” presentano la commedia scritta, diretta e interpretata dal vulcanico autore e attore beniamino del pubblico teatrale e cinematografico.

Al suo fianco la moglie, la talentuosa attrice Veronica Mazza, e un cast strepitoso: Tullio Del Matto, Nunzia Schiano, Stefano Sarcinelli, Peppe Miale, Rosaria Russo, la new entry Magdalena Grochowska. Per la prima volta affianca la produzione l’Etc per questa commedia, come sempre dolce e amara, che dopo Napoli approderà a Roma e Milano.

Tartaglia, in conferenza al Delle Palme, rivolge un commosso saluto alla compianta Mariolina Mirra. E racconta che dopo i fortunati spettacoli “I fiori del latte”, “Ci sta un francese, un inglese e un napoletano” e “La valigia sul letto” pensa con maggiore responsabilità ai nuovi lavori. Anche in questa commedia la storia consente riflessioni critiche su un problema drammaticamente attuale, la surrogazione di maternità, ovvero l’utero in affitto, senza mai dimenticare la comicità.

Irena (Grochowska) è una giovane e bella donna del mondo dello spettacolo che ritiene “utile” per la carriera avere un figlio ma senza partorirlo e dunque rovinarsi il fisico con antiestetiche smagliature e chili di troppo. Il marito è un ex calciatore, Tommaso (Sarcinelli), ora costretto a riciclarsi come allenatore. Entra in scena Margherita (Mazza), che versa in gravi condizioni economiche, vicina al licenziamento e moglie di un aiuto carburaturista che ha appena perso il posto.

Si tratta di un’altra commedia forte di Eduardo –precisa Veronica Mazza – che parla anche della solitudine che provano le donne come Margherita. Spero che, oltre a divertirsi, il pubblico si emozioni”.

Peppe Miale sottolinea come in Italia la commedia autoriale manchi, se si eccettua il lavoro di Tartaglia che riesce ad offrire il sorriso e la comicità messi in scena da bravissimi attori.

Per la prima volta nel cast Tullio Del Matto, maestro d’arte antica. Importante anche il ruolo della suocera (Rosaria Russo) che scatena riflessioni, e quello di Maddalena, per la seconda volta impegnata con uno spettacolo in Italia.

Tartaglia, che s’ispira a fatti di cronaca e li elabora in commedie brillanti (“mi pongo ovviamente dei paletti drammaturgici”), non pretende di offrire risposte ma solo di porre domande. Di certo la riflessione collettiva non può che essere: giocare sulla nascita per soldi è sbagliato.

Prossimo impegno dell’autore sarà nuovamente con il cinema, con il film in cantiere “Sono un pirata, sono un signore”, con parte della trama attinta dall’atto unico “La paura che ti fai”, suo vecchio successo. Intanto è atteso l’esordio dello spettacolo teatrale per riflettere, divertendosi, sul tema della vita. E anche qui gli elementi per trasformare la commedia in lungometraggio ci sono tutti.

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