Medea, demoniaca e passionale

Redazione

Un momento dello spettacolo
Un momento dello spettacolo

Torna al teatro Nuovo di Napoli dal 22 novembre all’1 dicembre la coppia Maria Paiato- Pierpaolo Sepe per portare in scena una Medea meno visitata, quella di Seneca, che ne fa una donna passionale, una creatura demoniaca sostenuta dal coro nel suo desiderio di vendetta e nel suo dolore di donna e madre.

Dopo Anna Cappelli, per l’attrice un’altra donna estrema che, abbandonata dal suo Giasone e straniera in terra straniera, ammazza la rivale e poi i suoi figli. Una storia che, come ogni mito, è indifferente al tempo e ai tempi, perché parla di vendetta, di passione, di morte, e perché la solitudine, il senso di non appartenenza e il disorientamento ne fanno un personaggio femminile complesso e di straordinaria modernità. Caratteristiche che quest’allestimento esalta attraverso la traduzione e l’adattamento di Francesca Manieri, i costumi di Anna Paola Brancia D’Apricena, le luci di Pasquale Mari, le scene di Francesco Ghisu, che ha ricreato sul palco una fabbrica abbandonata, grigio abisso di decadenza e solitudine. In scena con la protagonista, Max Malatesta/ Giasone, Orlando Cinque/Creonte, Diego Sepe/il coro, Giulia Galiani/la nutrice.

«È una ricerca cieca e folle – dichiara Pierpaolo Sepe – che trascina Medea e Giasone oltre i limiti della quiete che preserva l’uomo dai suoi stessi baratri. Una ricerca senza meta e senza esito, che una volta innescata esige di “infrangere con la tua furia le sacrosante leggi dell’universo”. Un dolore ingiusto e incolmabile di cui si è al contempo vittime e artefici, un dolore che esplode nel cuore dell’ira. Questa furia dolorante è Medea».

 

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