
Poche tappe in Italia per il tour 2017 di Pat Metheny Quartet partito a gennaio dagli Stati Uniti per approdare in Europa. Dopo il successo riscosso a San Benedetto del Tronto e ad Assisi dove ha suonato per le popolazioni terremotate, a Napoli approda al Teatro Augusteo per “An Evening with Pat”.
Visto l’ultima volta la scorsa estate all’Arena Flegrea con un’altra superstar del jazz, Ron Carter, Pat Metheny presenta ora con la nuova line up un progetto musicale che sfocerà in un album il prossimo anno. Tre star lo affiancano nell’emozionante viaggio sonoro: Gwilym Simcock, pianista e compositore già leader di The impossible Gentleman, osannato dalla critica capace di spaziare con disinvoltura dal jazz alla musica classica, già al fianco di Dave Holland, Lee Konitz, Kenny Wheeler e altri big del jazz; Antonio Sanchez, uno dei più brillanti batteristi contemporanei, quattro Grammy Award all’attivo, già da anni nel Pat Metheny Group; Linda Oh, giovane e talentuosa contrabbassista capace di spaziare da Bernstein a Stravinsky a Ellington a Metheny con rara maestria. L’insuperabile, virtuoso chitarrista di Kansas City, 62 anni, entrato nella leggendaria Downbeat Hall of Fame, assieme a Django Reinhardt, Charlie Christian e Wes Montgomery, ha suonato con tutti i grandi, da David Bowie a Joni Mitchell, da Ornette Coleman ad Herbie Hancock, da Milton Nascimento a Steve Reich, da Jim Hall a Pino Daniele, suo amico. Vincitore di 20 Grammy Award, con le sue composizioni di jazz rock che hanno riscritto la storia della chitarra jazz, morbida, virtuosa come poche, elegante come una carezza.

(foto di Gilda Valenza)
Nell’intimo concerto a teatro presenta brani originali scritti per il nuovo quartetto mescolandoli sapientemente con vecchi successi. “Linda e Gwilym – spiega – hanno inteso profondamente l’intera gamma del mio repertorio. E Antonio rimane uno dei più grandi batteristi di ogni epoca. I nostri concerti sono molto lunghi e abbracciano tanti aspetti del mio repertorio. Ci divertiamo tanto a suonare insieme!”. Alterna le sue chitarre per regalare diversi suoni e cromatismi, diverse emozioni, e gli fanno eco gli assoli dei virtuosi musicisti in massimo interplay (conoscono tutta la discografia del compositore), dialogando con la chitarra. Il pubblico entusiasta ascolta con attenzione le nuove, poetiche composizioni di Metheny per ritrovare la bellezza di “Offramp”, “Minuano”, “Are You Going With Me?”, “Letter from home”, “Rain river”, rileggendo i successi degli anni ’80 a partire dall’album “Bright size life”, del ’75. Un ricordo della sua unica collaborazione con David Bowie con il frammento di “Falcon & The Snowman”, inserito nell’incantevole medley di successi concesso alla fine, solo lui e la sua chitarra. Un altro bis per poi firmare autografi e partire alla volta delle prossime tappe di Ravenna e di Roma. Due ore di musica elegante nello stile unico del “best jazz guitarist” che ha posto la tecnologia al servizio della poesia.