Miranda Martino: 80 splendidi anni

Gioconda Marinelli

Miranda Martino
Miranda Martino

Chi conosce bene Miranda Martino e l’ha seguita nelle sue esperienze di lavoro in teatro, televisione, cinema, sa che è autentica, sincera, libera, anche sfrontata, una donna aperta a molteplici interessi e un’artista protagonista del suo tempo in ogni età, anche oggi che di anni ne conta ottanta. Grande personalità, cantore raffinato della canzone partenopea e non solo, protagonista dei Festival di Napoli e Sanremo, di alcune edizioni delle famose Piedigrotte insieme con Aurelio Fierro e Mario Abbate, colta attrice di prosa e brillante interprete nell’operetta  e nella rivista con Taranto, Macario e Dapporto, il 26 ottobre, lei che è nata a Moggio Udinese, ma ha radici napoletane, ha festeggiato un importante compleanno.

Eravamo rimasti a “70 ottimo stato”, il breve ma intenso racconto della sua vita, quando ci incontrammo anche con la giornalista Angela Matassa per scriverlo. Sono trascorsi altri dieci anni, possiamo dire lo stesso oggi?

A volte mi sento giovane, mi sembra di avere venti anni, più o meno sono anche in gran forma, ma non voglio esagerare, dove li mettiamo gli acciacchi di cui mi lamento spesso? perché sono diventata anche lagnosa, devo ammetterlo. Nonostante tutto ho raggiunto un bel traguardo.

Allora diciamo “quattro volte venti” e parliamo dei suoi continui impegni.

Ah, così va meglio. Sempre tanto teatro in questi anni e ora sto completando l’autobiografia che da tempo avevo iniziato a scrivere per fare chiarezza dentro di me. E ancora uscirà un cofanetto che racchiude tutte le mie canzoni da quelle napoletane orchestrate da Ennio Morricone alle altre di “Napoli senza tempo”, “I miei anni 60”, “Ottimo stato” l’unica raccolta da cantautrice, “Le donne di Brecht, di Viviani e le altre”. Questo intreccio di figure dolenti lo porterò in scena al teatro Vittoria di Roma il 16 dicembre prossimo insieme alla violoncellista Giovanna Famulari e alla pianista Cinzia Gangarella, splendide amiche e professioniste impegnate.

Sfogliando i ricordi, quali sono i momenti indimenticabili?

Tanti, sia quelli legati alla carriera che alla vita sentimentale. Sono stata amata, ho avuto belle storie d’amore intense, ma purtroppo nessuna duratura e me ne dispiace. Forse è stata anche colpa mia.

E quelli spiacevoli, irritanti?

Troppi. Ero antipatica a tanta gente che non mi sopportava e mi faceva continui dispetti. Ma erano nemici occulti, non sapevo chi fossero altrimenti li avrei affrontati. Forse questa situazione dura ancora. Del resto che dire, non sapevo coltivare le amicizie, non coglievo i momenti giusti, non frequentavo i salotti che ti aprono molte porte. Ma sono fatta così. Sono andata sempre controcorrente e ne ho pagato le spese.

 

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