Musica, identità, rivoluzione

Maresa Galli

Sabato 1 dicembre 2018 Eugenio Bennato, in Piazza del Plebiscito a Napoli, dirigerà il concerto Taranta Power: 20 anni di battito del Sud, in occasione del ventennale dello storico movimento fondato dal musicista che continua ad avere il merito di educare anche le nuove generazioni alla musica e alla cultura popolare.

Il concerto apre la rassegna “Musica, identità e rivoluzione”, ideata dall’assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e realizzato grazie al POC (Programma operativo complementare) 2014-2020 – piano strategico regionale per la cultura ed i beni culturali – programmazione 2018.

La manifestazione del 1° dicembre – spiega Bennato – è una chiamata a raccolta dei maestri e delle nuove leve della musica popolare di tutte le regioni del Sud: dalla Sicilia alla Puglia, dalla Calabria alla Basilicata alla Campania”. Il grande live, che inizia con la parata della Tarantella di Montemarano lungo via Toledo, dalle ore 17, e con la parata dei Bottari di Macerata Campania lungo via San Carlo, dalle ore 17, prosegue fino a sera con tanti maestri: Phaleg della tarantella calabrese, Officina Zoè della pizzica, Marcello Colasurdo della tammurrata, Alfio Antico del tamburo siciliano, e talenti della nuova generazione quali Mujura, il Tesoro di San Gennaro, Rione Junno, Mario Incudine, Mimmo Epifani, Daniele Sepe, M’Barka Ben Taleb, Zena Chabane, Erasmo Petringa, Le Voci del Sud, Mohammed El Alaloui.

Tanti mancano all’appello e certamente entreranno a far parte di prossime edizioni. Vi sarà anche una proiezione di videoclip a cura del regista Federico Gravina, con i Maestri di Carpino, del Gargano, Antonio Infantino di Tricarico. Sul palco tre artiste del Sud: Arisa della Basilicata, Dolcenera del Salento e Pietra Montecorvino di Napoli. “La grande tradizione della musica popolare – spiega l’assessore comunale alla Cultura Nino Daniele – rappresenta identità e resistenza al pensiero unico che ha creato barriere, rotture, rancori. I vent’anni di Taranta Power rappresentano una celebrazione ma anche un ridare slancio ad un progetto straordinario”. E Daniele annuncia il prossimo evento organizzato in occasione di Matera 2019, in gemellaggio con Lecce, a piazza del Plebiscito, prima della Notte della Taranta. La grande notte di Melpignano è motivo di orgoglio, con i suoi 150.000 in piazza ogni anno, con i tanti valenti musicisti che un tempo suonavano blues o rock ed oggi suonano la taranta. E proprio Bennato ha contribuito ad educare le nuove generazioni alla taranta, forma di resistenza culturale all’omologazione, scoperta delle proprie radici. “Vorrei che da Napoli partisse una manifestazione periodica”, conclude il fondatore della Nuova Compagnia di Canto Popolare, di Musicanova con Carlo D’Angiò, del movimento Taranta Power apprezzato in tutto il mondo. “Amiamo la militanza culturale di Eugenio Bennato la cui musica ci dava la carica ai tempi del liceo”, afferma il sindaco De Magistris che con l’autore di “Brigante se more” ha intonato “Ninco Nanco” – L’identità che questa musica rafforza è inclusione, guarda ad un Mediterraneo diverso, e incita al riscatto attraverso l’autodeterminazione. L’evento va esteso a tutta l’area metropolitana”. Reiterata la richiesta dell’ANCI di un fondo compensativo, prezioso per investire nello sviluppo e dunque nella cultura. Grazie alla militanza di Eugenio Bennato che conquista, in assoluta controtendenza, anche i più giovani al ballo rituale, all’energia della musica che nasce da genti fiere che non si sono mai piegate ai prepotenti e ai loro codici. Una musica per resistere, trasgressiva e fiera come i popoli del Sud.

 

 

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