Fino all’8 dicembre sarà in scena al teatro Acacia di Napoli, My Fair Lady, nella traduzione e adattamento di Corrado Abbati, musiche di Frederick Loewe.
“Sognare, amare, cantare, danzare: ecco gli elementi distintivi che diventano linea guida di questa nuova edizione di My Fair Lady. – spiega Abbati – Nella prefazione a Pigmalione, il testo da cui è tratta My Fair Lady, G.B. Shaw la presenta come una commedia didattica sull’esistenza e l’importanza della fonetica. Pigmalione però è parola, My Fair Lady è musica (o quantomeno aggiunge la musica) ed allora l’attenzione, il baricentro di questo adattamento si sposta e si interessa non tanto ai conflitti dialettici bensì a quelli dei personaggi.
Certo, si prende atto dell’esistenza della fonetica e della possibilità di far parlare una fioraia come una gran dama, ma per dimenticarsene ben presto e potersi così abbandonare alla favola possibile di Eliza, tifare per lei ed attendere il lieto fine. I
l ritmo allora si fa più serrato, il dialogo brillante, ricco di aforismi e battute spiritose, i costumi ‘favolosi’, ricchi, eleganti, raffinati, i movimenti coreografici energici e corali, capaci di amplificare ora i momenti burleschi ora i momenti romantici e su tutto: la musica!”.
Con Antonella Degasperi, Fabrizio Macciantelli, Carlo Monopoli, Raffaella Montini, Francesca Dulio; coreografie Giada Bardelli, direzione musicale Marco Fiorini.