Nello Caruso vive e lavora a Napoli. Pittore, incisore, artista poliedrico, lavora il metallo con antica saggezza. Con l’acquaforte evoca personaggi e sprazzi di vita dai cromatismi ora accesi ora delicati, ricchi di nuances, catturando la luce. Con la sua tecnica incisoria elegante, con la sua pittura fonde linguaggio poetico e forte realismo. Figure e paesaggi scaturiscono dalla sua passione per Napoli e insieme dai suoi viaggi a Parigi e in altre città d’arte per coglierne lo sguardo sul mondo. Con il suo figurativismo simbolico raggiunge il piano onirico, giungendo all’essenza dell’uomo.
Nello, come definiresti la tua arte?
Moderna, tra figurativo e astratto. Ho scelto il metallo come tecnica, per realizzare sculture e opere in piano mediante incisioni, grafica e smalti. La mia passione più grande è quella di incisore: ho ricevuto anche una matricola! Sono attratto dal metallo, di qualsiasi genere: dal rame all’acciaio all’argento, alle lamine in oro e argento… Per me l’Arte, espressione sublime dell’intelletto umano, rappresenta la conservazione estetica delle cose nel tempo.
Nella tua pittura immortali molti paesaggi.
Sì, sono i miei soggetti preferiti: paesaggi con costumi, immagini di città e si tratta sempre di luoghi ideali, che hanno colpito l’anima… I paesaggi, volutamente sono simboli di stati d’animo, vanno oltre le cose che vediamo.
I tuoi maestri?
Chagall è stato il mio ispiratore ma amo molto anche Turner, Basquiat, gli allestimenti straordinari che allestiva Lucio Amelio, un grande.
Quali sono state le tue ultime mostre e dove esporrai prossimamente?
Sono stato alla collettiva della Biblioteca Croce di Napoli, alla Galleria Studio 49 VideoArte di Luigi Grossi e, come di consueto, a Sorrento, con una mia personale. Amo confrontarmi con i pittori francesi, come Carole Le Pers. Nelle feste di Natale dovrei esporre a Sorrento, sempre con una personale proponendo opere in tecnica su metallo integrata da buone acqueforti, gravure, per dirla alla francese.