E’ un noir basato sui misteri e le superstizioni della città di Napoli. Il libro Il sussurro di Vico Pensiero di Tina Cacciaglia, sarà presentato martedì 2 luglio alle ore 18,00 presso Loffredo Libreria a Napoli. Con l’Autrice interviene lo scrittore Maurizio Ponticello, letture dell’attrice Brunella Caputo, modera Corinne Bove.

“Povero pensiero me fu arrubbato, pe no le fare le spese me l’ha tornato”. Così recita la lapide posta a vico Pensiero, secondo una leggenda popolare, da un giovane poeta innamorato. Una strega dai lunghi capelli neri e dagli occhi ammalianti, lo sedusse con teneri sorrisi e dolci parole. A lui si concesse con la devozione di una sposa, finché non ci fu più un frammento d’anima da rubargli ancora. Nel Palazzo San Severo a Napoli, la bellissima nobildonna Maria d’Avalos venne uccisa dal marito, il principe Carlo Gesualdo, insieme all’amante: era la notte tra il 16 e il 17 ottobre del 1590. Si narra che il suo fantasma vaghi ancora nell’oscurità delle notti napoletane. Fantasmi e leggende del passato. La vita di Adriana s’incrocia con l’antica storia della nobildonna Maria d’Avalos e del suo amante e con quella contemporanea di Elena, una collega di studi trovata morta con in gola della saggina di cui sono fatte le scope delle streghe. Adriana si addentra in una Napoli a lei sconosciuta, nei rioni appartenenti alla camorra, e assieme al fidanzato, un tormentato Commissario di Polizia, inizia una indagine che la porterà a scoprire una vera e propria città nella città, immersa in antiche tradizioni, incarnate da personaggi come Costanzo ‘o Scartellato, che parla con i morti del Cimitero delle Fontanelle, o Maria ‘a Putecara, che legge le carte e scaccia il malocchio. Un viaggio negli inferi che è un autentico giallo tra coinvolgenti intrecci in una Napoli popolata da fantasmi e superstizioni, immersa nell’occulto, nei misteri e nelle sue contraddizioni.
“Il principio pulsante di Napoli si nasconde sotto la polvere secolare di veli e veli stratificati, e affiora con l’aspetto di tradizioni che i suoi residenti hanno preservato. – scrive nella prefazione Maurizio Ponticello – È quello che comunemente s’intende con la parola superstizione quando si vuole indicare – non senza una certa spocchia “illuminista” – la natura irrazionale del popolino incolto che si affida alla sorte per sconfiggere la malasorte. Ma è una errata interpretazione, specie se si vuole mettere il vocabolo in rapporto con Napoli: qui, molto più che altrove, la superstizione è ciò che è superstite, ciò che è sopravvissuto “sano e salvo” allo scorrere dei secoli.
E l’autrice: “A Napoli si è sempre morti di camorra, di fame o di colera, al massimo di terremoto, ma di superstizione no. A Napoli la superstizione ha sempre e solo aiutato a vivere”.
“Il sussurro di Vico Pensiero” di Tina Cacciaglia
2ª edizione – con la prefazione di Maurizio Ponticello
genere noir
260 pagine, brossura, € 16,00
La 1ª edizione è stata tra i vincitori del torneo letterario “IoScrittore” edizione 2011
Link al libro
http://www.runaeditrice.it
http://www.facebook.com/IlSussurroDiVicoPensiero