La tradizione continua senza sosta: nei giorni delle festività natalizie al teatro Galleria Toledo di Napoli ritorna come sempre, dal 25 al 28 dicembre, alle ore 20,30, Nummere. Scostumatissima tombolanapoletana, condotta di Gino Curcione. L’attore partenopeo, nei panni di un’elegante popolana padrona di casa, accoglie sul palcoscenico gli spettatori vincitori di ambi, terne e quaterne, che in platea con le cartelle in mano, segnano i numeri da lei estratti dal classico ‘panariello’. Battute, scherzi e provocazioni che Curcione propone da venticinque anni, conversando e premiando i fortunati della serata, tra il racconto arcaico della Smorfia napoletana. Un rito che si perpetua in maniera moderna, ricordando i tempi antichi con le mille storie di cabala e divertenti giochi di parola.
“I sogni e gli accadimenti vengono tradotti in numeri che si giocano al Lotto, una operazione inversa e complementare
Gino Curcione
avviene con la Tombola, dove ai numeri estratti si attribuiscono dei significati, le ‘ strologature numeriche’; infatti chi estrae dal ‘panariello’, prima dice il significato del numero, ‘morto che parla’, poi il numero 48.
I numeri, a Napoli – sembra ovvio ma è vero – sono tutto: realtà e irrealtà, sogno e sofferenza, destino e casualità; quando si gioca con i numeri e con la tombola si mescolano filosofia, divinazione, interrogarsi sul futuro del mondo e ricerca della propria piccola fortuna.
L’idea straordinaria è stata quella di teatralizzare il gioco della tombola e di farne uno spettacolo con l’ausilio degli spettatori. In ‘Nummere’, una procace popolana napoletana un po’ maliarda, intesse intorno ai numeri estratti un’inesauribile fantasmagoria d’invenzioni e trovate. Il suo è un vero happening linguistico che parte dalla neutra astrattezza dei numeri, per tradursi nel più palpitante vissuto dei vicoli (a Natale, soprattutto nei Quartieri Spagnoli): spettacolarizzazione di vita vera e ripetuta”.