Ritorna al teatro Bellini di Napoli (dal 19 novembre) un grande interprete per un grande testo. Franco Branciaroli è Sir in Servo di scena di Ronald Harwood. Teatro nel teatro per raccontare di un vecchio attore che alla vigilia della prima dimentica ruolo, testo e commedia. Sarà il suo fedele servo di scena, appunto, Norman a sostenerlo nel compito, rispettoso degli spettatori e dell’arte stessa.
“Omaggio all’Inghilterra e a Shakespeare, Il servo di scena è soprattutto un inno al teatro, alla sua capacità di resistere in tempi difficili, alla sua insostituibilità. – si legge nelle note di regia – Nella figura del servo Norman trapela la ragione profonda della sua forza: il teatro è invincibile perché non ha padroni, non cerca ricompense, è invincibile perché la ragione profonda della sua esistenza sta nella sua gratuità. Perciò sa pronunciare le parole più importanti e profonde con ironia e senza perdere il sorriso”.
“Omaggio all’Inghilterra e a Shakespeare, Il servo di scena è soprattutto un inno al teatro, alla sua capacità di resistere in tempi difficili, alla sua insostituibilità. Nella figura del servo Norman trapela la ragione profonda della sua forza: il teatro è invincibile perché non ha padroni, non cerca ricompense, è invincibile perché la ragione profonda della sua esistenza sta nella sua gratuità. Perciò sa pronunciare le parole più importanti e profonde con ironia e senza perdere il sorriso. Il servo di scena ne è la dimostrazione”. Con lo stesso Branciaroli (che cura anche la regia) recitano Tommaso Cardarelli, Lisa Galantini, Melania Giglio, Daniele Griggio, Giorgio Lanza,Valentina Violo. Scene e costumi di Margherita Palli.
Nella memoria di tutti la versione cinematografica di Peter Yates del 1983, interpretato da Albert Finney (premiato al Festival di Berlino) e da Tom Courtenay (cinque candidature agli Oscar).