Una platea affollata da addetti ai lavori. Artisti di tutti i settori del mondo dello spettacolo hanno riempito il Teatro Mercadante di Napoli, per rendere omaggio a una grande della scena. Angela Pagano ha presentato il suo Diario ritrovato, nell’ambito del Campania Teatro Festival. Una lettura-spettacolo, ha definito la pièce. Infatti, grazie a una regia attenta di Antonio Marfella, l’attrice ha potuto spaziare nella essenziale scenografia, ritrovando il copione da leggere ad ogni movimento.
Frutto del lavoro sul libro omonimo, appena pubblicato da Guida editori, Angela Pagano, ha offerto il suo racconto. Di vita e d’arte, cominciando da quando, bambina, cresceva in una famiglia “povera” e numerosa.
Poi, la fuga nelle Marche durante il periodo della guerra, i tedeschi che volevano prendere i fratelli e l’incontro con i partigiani. Ma, soprattutto, rievoca la sua storia artistica. “Quando avevo otto anni, mio padre mandolinista, professore, mi chiese di accompagnarlo, cantando in quei ristoranti in cui c’erano i militari americani. In quella che si chiamava “posteggia”.
Sempre attiva, fu commessa in un negozio di guanti fino alla maggiore età. Finalmente, il teatro. Al cospetto di Eduardo, intimorita ma determinata, ottiene la prima parte.
In seguito, è un crescendo di lavoro e successo, per fare nuove esperienze. Da Patroni Griffi al musical Hair, con la Bertè e Renato Zero. Da Viviani e Antonio Capuano a Franca Valeri, Armando Pugliese con il celebre, rivoluzionario “Masaniello” in piazza.
Felice del suo percorso artistico, l’ottantaseienne attrice e cantante, non ha mai smesso di essere determinata e appassionata. Grintosa e senza peli sulla lingua, è andata avanti, toccando tutti i generi, esibendosi in tanti luoghi che l’hanno resa grande. Tuttora frizzante, ironica, dai ritmi perfetti, ha fatto sorridere gli ammiratori che l’hanno applaudita a scena aperta.
Angela Pagano, accommiatandosi dal pubblico osannante, ha ringraziato un gran numero di persone: amici, maestri, colleghi che l’hanno sostenuta e affiancata, anche in quest’ultimo sforzo.
Ha ringraziato Eduardo, che le ha insegnato “la disciplina” e “a stare in scena”, ma che l’ha saputa apprezzare fin dall’inizio.
Un successo annunciato per un’attrice napoletana, che ha portato e rappresentato il grande patrimonio della nostra città e non solo. A fine serata, come d’uso, ha chiesto: “sipario!”