“Dopo quarant’anni, finalmente, interpreto Uscita d’emergenza. Così Mariano Rigillo (primo lettore dell’opera), presentando lo spettacolo insieme con il direttore artistico Luca de Fusco e con l’autore Manlio Santanelli. La messinscena apre la stagione dello Stabile partenopeo il 18 ottobre al Teatro San Ferdinando. Il testo del drammaturgo partenopeo, scritto nel 1978, fu interpretato alla prima rappresentazione proprio nella sala di Eduardo da Annibale Ruccello e Enzo Moscato . “Una commedia ancora significativa – continua Rigillo – Una bella prova per un attore”.
Un testo “profetico” lo definisce il regista Claudio Di Palma. “Non tanto perché preannuncia il terremoto, ma soprattutto perché affronta la disgregazione sociale che a poco a poco si verificherà nel nostro Paese”. Un effluvio di parole racconta la vicenda di Cirillo e Pacebbene, due conoscenti che per motivi diversi si sono ritrovati entrambi soli e senza dimora e decidono di andare a vivere in una casa di un quartiere di Napoli evacuato a seguito di un forte sisma. “Ho immaginato che un’enorme lastra di marmo – spiega De Palma – distrugga la statua che rappresenta il Corpo di Napoli”. Metafora significativa per una città costruita e ricostruita a strati, dalle tante dominazioni.
Con Rigillo, lo stesso Di Palma è in scena come interprete pronunciando parole “senza misura o metodo. Sperano, forse – commenta – che quelle parole siano l’uscita dall’emergenza. Le loro parole, però, per quanto ancora apparentemente vitalissime sembrano soltanto riverbero inerziale di parole passate e già finite”.
“Pur se in maniera ironica – spiega l’autore – la morte incombe nella vicenda. Volevo coniugare l’humus napoletano con il teatro del tempo. Un testo che ha molto girato e ora torna a casa”.
L’allestimento si avvale delle scene di Luigi Ferrigno, dei costumi di Marta Crisolini Malatesta, delle luci di Gigi Saccomandi e delle musiche di Paolo Coletta.
Orario delle rappresentazioni
18, 20, 24, 27, 31 ottobre e 3 novembre ore 21.00; 19, 25, 26 ottobre e 1, 2 novembre ore 17 – 21, 28 ottobre e 4 novembre ore 19; 22, 29 ottobre e 5 novembre ore 18