Pasolini poetico

Redazione

La storia d’amore tra Irene e Tommaso nella Roma degli anni Cinquanta, la lingua sperimentale di Pasolini, le canzoni romane di una volta. Un

La locandina dello spettacolo

concerto per voci recitanti e chitarra. E’ Garbatella, viaggio nella Roma di Pier Paolo Pasolini, di e con Julia Borretti e Titta Ceccano, musiche in scena di Roberto Caetani, regia di Julia Borretti.

Lo spettacolo apre la stagione artistica dell’Auditorium Caivano Arte, diretto da Francesco Caccavale, venerdì 26 ottobre, primo appuntamento della rassegna Small100/8 vi-sionari in comunicAzione, progetto di ricerca e sperimentazione che vede compagnie internazionali affermate, insieme a nuove compagnie giovani.

“Garbatella – spiegano le protagoniste – ci è nato quasi per caso, dall’incontro con “Una Vita Violenta”, il secondo romanzo di Pier Paolo Pasolini. Avvicinarsi a lui, uomo, artista e intellettuale complesso, è sempre molto imbarazzante, ma la storia d’amore tra Tommaso e Irene nella Roma degli anni ’50 ci ha fatto scoprire un Pasolini semplice e non cerebrale, profondamente umano. Qui il comico e il tragico si inseguono per svelare la poesia della vita”.

Fa da sfondo all’incontro tra i due ragazzi la Roma della ricostruzione, la Roma in bianco e nero, popolata da bambini vocianti nei cortili e da ragazzi coi pantaloni all’americana che riempiono le sale fumose del cinematografo. Ed è proprio il cinema il testimone del loro amore, al cinema si consumano i momenti più significativi della loro storia, “là dove Pasolini crea un corto circuito tra il comico e il tragico. Una scenografia essenziale, la musicalità della chitarra, i movimenti scenici necessari, sono tutti al servizio della narrazione”.

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