Pasqua di matrice napoletana per il Trianon Music Live con due grandi eventi. Il 28 marzo ritorna dopo un anno nella sua città Joe Barbieri che chiude il tour dell’ultimo disco Respiro proprio nella sala di Piazza Calenda e dedica il concerto a Città della Scienza, “C’è stata la triste coincidenza dell’incendio, mentre decidevamo le date – ha detto il chitarrista – e ho pensato di offrire un contributo alla ricostruzione di uno dei simboli cittadini. Napoli, città dalla visione europeista, ha bisogno di energia e sinergie”.
Una scaletta dettata “dall’atmosfera” che si crea in teatro quella che sarà presentata a sorpresa la sera dell’esibizione, che vedrà come ospite d’onore Fabrizio Bosso alla tromba. “C’è con lui un legame di linguaggi. – commenta Barbieri, che si è allontanato da Napoli per circa un decennio – Per contrastare la criminalità occorre generare bellezza, speriamo di riuscirci”. Il gruppo si completa con Stefano Jorio al violoncello, Giacomo Pedicini al contrabbasso, Antonio Fresa al piano, Sergio Di Natale alla batteria. Tra i brani: Zenzero e cannella, Diamoci del tu, Sia, Microcosmo, Finisce qui. Il prossimo disco sarà dedicato al trombettista americano Chet Backer e alla sua musica.
Nel week end pasquale, invece, salirà sul palco il menestrello Edoardo Bennato, che offrirà due diversi concerti, Trian-Rock. Il rock al teatro del popolo, che avranno però in comune la prima parte: l’One man band (voce, chitarra, armonica, kazoo, tamburello). Il 30 marzo eseguirà i suoi brani con il quartetto flegreo (Simona Sorrentino e Fabiana Sirigu, violino; Luigi Tufano, viola, Marco Pescosolido, violoncello). Il 31, la domenica, invece, si accompagnerà alla rock band (Raffaele Lopez, tastiere, Giuseppe Scarpato, chitarre, Roberto Perrone, batteria, Lorenzo Duenas Perez, basso, Gennaro Porcelli, chitarre).
Ci sarà la storia del celebre cantautore partenopeo che da quarant’anni denuncia, irride, sorride e fa sorridere, senza polemica, ma in maniera sferzante e provocatoria. Da quel primo album Non farti cadere le braccia, che lo lanciò a grandi livelli, fino ad oggi. Trentuno album pubblicati, videoclip, sinergie, collaborazioni con Bo Diddley, B.B.King, Jeff Healy. Senza dimenticare il periodo napoletano di Joe Sarnataro, che probabilmente, riaffiorerà nelle esibizioni di questi due giorni.
Racconta con entusiasmo e grinta il suo esordio, le difficoltà di continuare, gli ostacoli, i tanti rifiuti. “Ma io questo debbo fare, l’ho scelto io e continuerò a farlo”.
Di Napoli parla con lucidità, amore ed obiettività. “I problemi si risolvono soltanto facendo analisi in maiera oggettiva. Il vero ottimista fa così. Io ironizzo sui buoni (a che serve farlo sui cattivi?), che comunque debbono fare autocritica. Pinocchio sa che il grillo parlante ha ragione, ma lui è un irresponsabile e non lo ascolta”. Cita a memoria alcuni dei testi più famosi e di rottura: I buoni e i cattivi, Ma che bella città, In fila per tre, Viale Augusto , e via di seguito trasformando la conferenza stampa di presentazione in un incontro tra amici e fans.
Menestrello, cantautore, artista, ma anche architetto, Edoardo Bennato cita alcune proposte presentate alle istituzioni dal trasporto pubblico a una mostra di disegni di bambini per Città della Scienza. Non solo la sua Bagnoli è ferita, è la città più bella del mondo che continua a stare male. “C’è un filo che lega i cittadini al potere, gli addetti ai lavori alle masse, che condizionano il potere. Il mio obiettivo? Creare emozioni intorno a un progetto”.
E di emozione ce ne sarà tanta, quando con i suoi musicisti farà vibrare la chitarra e la voce per eseguire ancora una volta gli amati classici e le nuove composizioni, da Salviamo il salvabile, a Abbi dubbi, da La Sapienza, a Asia, La torre di Babele, Vendo Bagnoli, ‘A gente è bona e tanti altri successi.