“Perché i gatti”, mostra di Maria Rita De Fraia

Maresa Galli

Dal 14 novembre al 15 dicembre 2024, nelle sale del Museo Zoologico del Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche di Napoli, è aperta al pubblico la mostra “Perché i gatti”, di Maria Rita De Fraia.

Tre opere in esposizione

L’ARTISTA

Maria Rita De Fraia è artista poliedrica. Scrittrice, pittrice, protagonista di numerose mostre nazionali ed internazionali. Sue opere sono esposte in musei, enti pubblici, chiese e collezioni private, in Italia e all’estero. Amante degli animali, ha già dedicato ai gatti pubblicazioni e oggi l’elegante mostra di dipinti e pastelli su tela.

LA MOSTRA

Se è vero, come scrisse Sir Harry Swanson, che non è possibile possedere un gatto, nella migliore delle ipotesi si è loro soci alla pari, i gatti della De Fraia sono ricchi di personalità e bellezza.

La bella mostra, con dipinti variegati di pregevole tratto e inventiva, è a cura di Roberta Improta. Si può godere della mostra e visitare anche gli importanti Musei dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, dal Mineralogico all’Antropologico.

Una delle opere in mostra

La pittura di De Fraia immortala magicamente atmosfere e stili di epoche differenti, con opere ispirate ai grandi artisti, dai fiamminghi agli impressionisti, dai metafisici ai cubisti, dai surrealisti ai contemporanei, nelle quali dominano i teneri amici a quattro zampe.

Non manca nemmeno “Pallino”, il gatto speciale di Eduardo De Filippo immortalato al famoso balcone di “Questi fantasmi”.

Un particolare omaggio, con ritratto, a Dalì e a Totò, due personaggi che hanno cambiato per sempre il mondo dell’arte. Gatti domestici, aristocratici, teneri, che spuntano da fiori e paesaggi, raccontano tutto l’amore dell’artista per gli animali.

Particolarmente tenero il ritratto del figlio dell’artista, adolescente, che abbraccia Indy, terribile/coccolone Indiana Jones, fiero gatto nero, più umano degli umani.

L’artista all’inaugurazione della mostra

Poeti, musicisti, intellettuali, pittori, da Picasso a Warhol, da Lennon a Zappa, da Renoir a Dalì hanno venerato i gatti, misteriose creature, inafferrabili e affascinanti compagni di viaggio.

(Foto di Maresa Galli)

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