Al teatro Trianon Viviani di Napoli, dal 26 febbraio al 14 marzo, Peppe Barra porta in scena la storia del mitico monsignor Perrelli, un personaggio realmente esistito nella Napoli del Settecento, che fece tanto scalpore all’epoca da diventare una leggenda metropolitana. Rimangono infatti proverbiali i suoi famosi cavalli, che morirono di fame.
A vestire i panni di monsignor Perrelli è Patrizio Trampetti, autore anche delle musiche eseguite dal vivo da Ciro Cascino al pianoforte e alle tastiere, mentre Peppe Barra, autore con Paolo Memoli e Lamberto Lambertini del testo Le follie del Monsignore, lascia per sé il ruolo della Perpetua Meneca, pettegola, tenera, affettuosa, vigile, brontolona e golosa come il suo padrone.
Con quest’allestimento l’attore-regista, dà al personaggio grande risalto, pur ispirandosi all’originale commedia di Francesco Gabriello Starace che Eduardo De Filippo portò in scena al ricostruito San Ferdinando nel 1954, con la sorella Titina – sua ultima interpretazione – e la regia di Roberto Rossellini.
L’allestimento, prodotto dalla compagnia Mario Chiocchio, è firmato da Annalisa Giacci per i costumi e da Aldo Cristini per le scene.