Pierre e Jean: denaro, duelli e falsità

Anita B.Monti

La storia di Pierre e Jean di Guy de Maupassant, adattata da Massimiliano Palmese con la regia di RosarioSparno, mette in scena dubbi e sospetti di un nucleo apparentemente in armonia. Sul palco del Teatro Tram di Napoli, il 6 e 7 gennaio 2024. In scena Raffaele Ausiello e Carlo Caracciolo

Due fratelli passano con la madre le vacanze estive nella casa al mare, tra gite in barca e le visite della giovane vedova Rose, che entrambi corteggiano. Ma l’imprevisto arrivo di un’eredità suscita prima vaghi dubbi e poi terribili sospetti su quello che nasconde la composta facciata del rispettabile nucleo familiare.

In una veloce sequenza di scene tra le vezzose cerimonie delle due donne e i duri scontri verbali tra fratelli, il romantico Pierre scopre di avere sogni e valori opposti a quelli di Jean, da cui viene deluso e irrimediabilmente ferito. Senza preavviso, in Pierre e Jean, la famiglia piccolo-borghese mostra la sua faccia peggiore, rivelandosi schiava del dio denaro e inferno di sentimenti, che in un niente possono rovesciarsi nel loro opposto.

Pierre e Jean

Ho riscritto la storia corale di Pierre e Jean per due soli interpreti, – spiega Massimiliano Palmese – che in scena vestono sia i panni maschili dei fratelli Roland, che quelli femminili della madre e della giovane Rose. La sfida è sommare all’acuto ritratto che Guy de Maupassant fa della vorace borghesia moderna, un gioco di travestimenti e di scambi, per divertire e/o allucinare, tentando di reinventare in forma di gioco teatrale un piccolo capolavoro della letteratura europea”.

Pierre e Jean, Madame Roland e Rose. Pierre è Rose, Jean è Madame Roland. La messa in scena di Pierre e Jean – aggiunge il regista Rosario Sparno – mi ha suggerito da subito il rito del duello, dove non hanno nessun valore le ragioni e i torti. Un duello psicologico, straziante e raffinato, dove tutto è lecito e per vincere non conta il ruolo che si riveste. Ma solo la forza di resistere. La fine di questo scontro crudele avrà la funzione di dichiarare i vinti e i vincitori: unici ruoli che la società riconosce e che non sarà mai più possibile cambiare”.

 

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