Positano: festival nell’Anfiteatro

Angela Matassa

Il Positano Teatro Festival Premio Annibale Ruccello, la rassegna diretta da Gerardo D’Andrea quest’anno inaugura la sua programmazione nello scenario del contemporaneo e suggestivo Anfiteatro Piazza dei Racconti costruito al centro della città costiera. Un’opera pubblica, simbolo di una rinnovata ricerca, che coniuga la classicità dell’ispirazione alla modernità dell’architettura. Per la XV edizione sono in programma tredici giorni di rappresentazioni per sedici occasioni di teatro, dal 26 luglio al 7 agosto 2018.

Abbiamo deciso che fossero i ragazzi delle scuole medie di Positano a scegliere il nome da attribuire alla Piazza: un modo per farli partecipi delle iniziative cittadine e per consentire di dare libero sfogo alla loro creatività: da oggi il nome alla piazza dell’Anfiteatro è tramutato in Piazza dei Racconti, – dichiara il Sindaco di Positano, Michele De Lucia – Siamo orgogliosi di questa moderna opera pubblica, con l’intento di accogliere le tante iniziative culturali che programmeremo per il pubblico e la comunità di Positano, ma anche per offrire un palcoscenico suggestivo ai tanti artisti e spettacoli che ospiteremo”.

L’Anfiteatro si aggiunge agli ormai abituali palcoscenici naturali: Montepertuso, Liparlati, Nocelle, La Garitta, la piazzetta della Chiesa nuova.

L’inaugurazione giovedì 26 luglio alle 18, quando le strade del centro cittadino si animeranno con il gruppo folkloristico Positano Senza Tiempo, nello spettacolo di musica e danza popolare Free free. Tutt’e sere free , per annunciare l’apertura del Festival. Alle ore 21, Antonella Morea preseterà un Omaggio a Positano. Seguirà la consegna del Premio Annibale Ruccello all’attore Gianfelice Imparato.

Gianfelice Imparato

Ridere, Riflettere, Commuoversi sono le qualità che da sempre caratterizzano il Festival che presenta Antica e Nuova Positano. – dichiara il direttore artistico, Gerardo D’Andrea – Il premio è dedicato ad Annibale Ruccello che, non solo, rappresenta una delle principali voci di fine XX secolo che abbia riportato a teatro la provocazione e la solitudine di un mondo schiacciato dall’orrore della contemporaneità, ma è anche la testimonianza dello spazio alla ricerca e alla sperimentazione dei giovani autori, a cui la rassegna si apre con il “Teatro che verrà”. Nel Festival si sposano infine armonicamente i diversi generi e linguaggi dell’arte attraverso una qualificata offerta di spettacoli dove la voce, la musica e le storie di famosi cantanti rivivono e diventano i protagonisti nelle splendide cornici dei borghi di Positano”.

 

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