Un modo diverso di rappresentare la celebre vicenda di Medea e di guardarla in altre sfaccettature è la trasposizione in forma di processo che va in scena l’11 dicembre alle ore 18,00 al Teatro Augusteo di Salerno con il titolo Medea: madre omicida o moglie tradita?
In questo particolarissimo allestimento del dramma, tratto dalla tragedia di Seneca, Medea è processata – da veri magistrati ed avvocati – impegnati con il pubblico a stabilire una sentenza giusta in un caso difficile, connotato da un dubbio amletico: siamo di fronte ad una madre omicida o ad una moglie tradita?”
Attori e veri magistrati metteranno la madre assassina sul banco degli imputati per comprenderne motivazioni e processarla con tutti i dubbi, le accuse, le attenuanti del caso.
In scena l’attrice Flora Giannattasio nei panni di Medea; il magistrato Rodolfo Maria Sabelli, presidente dell’ANM, per l’accusa; l’avvocato Giovanni Sofia, responsabile LA.RE.C. Sezione Salerno, per la difesa; la corte è rappresentata dal magistrato Vincenzo Siani, presidente della sezione penale del Tribunale di Salerno, dalla professoressa Clotilde Baccari Cioffi, docente di latino e greco e dal magistrato Fabio Zunica, referente Scuola Superiore Magistratura – Distretto di Salerno. Narrazione della prof.ssa Paola Volpe, ordinario di Letteratura greca all’Università degli Studi di Salerno. Coordina il giornalista Antonio Manzo.
Alla conclusione del processo e prima della lettura della sentenza, verrà proposto un dibattito con gli spettatori: anche loro emetteranno un verdetto che però non avrà alcuna influenza su quello della Corte.“Quella di Medea è una vicenda antica ma densa di modernità, che riscuote sempre grande attenzione, – afferma l’avvocato Sofia – il rapporto della donna nella società e conseguentemente con la famiglia ed i figli, desta sempre molto interesse, specie oggi che quotidianamente apprendiamo di tragiche vicende simili a quelle di Medea”.
Ingresso gratuito.