“Quartieri di vita”: al via la settima edizione

Redazione

di Danila Liguori

Undici artisti internazionali in sinergia con gruppi teatrali che operano nelle periferie del territorio campano. Undici i Paesi europei e tutte le province della Campania coinvolti. Workshop dal 21 novembre e prove aperte al pubblico dal 30 novembre al 3 dicembre 2022. Al via il ritorno della settima edizione di “Quartieri di vita. Life infected with Social Theatre!”, l’evento di formazione e teatro sociale della Fondazione Campania dei Festival.

Ideato dal direttore artistico Ruggero Cappuccio, il progetto è stato realizzato con il sostegno della Regione Campania, del Ministero della Cultura e di EUNIC Global, in partenariato con i Cluster Eunic – European Union National Institutes for Culture di Roma e Napoli.

Secondo Ruggiero Cappuccio “ci troviamo in un momento storico in cui comanda la tecnologia, colpevole del distanziamento sociale. Il teatro – ribadisce – in questo senso può spegnere letteralmente la tecnologia, facendo riavvicinare le persone”. Intervenuta alla conferenza anche Rosanna Romano, per la Regione Campania: “Le parole chiave di questo Festival sono inclusione e diffusione”. Secondo Petra Brezackova, rappresentante del centro Ceco Roma, “finalmente il Progetto ha intrapreso un respiro internazionale grazie alle Istituzioni europee”. Per Maria Carmen Morese, del Goethe Institut, è “importante la questione multilinguismo”.

Il progetto si avvale di numerosi partenariati di Istituti, ambasciate e università tra Napoli e altri Paesi del mondo. Anche quest’anno, alcuni dei principali gruppi teatrali che operano nelle periferie del territorio campano avranno la possibilità di confrontare le loro esperienze con registi internazionali impegnati da sempre in luoghi e contesti di marginalità. Un virtuoso filo rosso, che unisce mondi solo in apparenza lontani, con artisti provenienti da Repubblica Ceca, Portogallo, Lituania, Polonia, Romania, Slovacchia, Germania, Francia, Spagna, Belgio e Austria per realizzare workshop in quartieri vulnerabili della Campania, nei quali le associazioni culturali locali rappresentano un presidio di civiltà e di crescita sociale.  Ospiteranno gli incontri a Napoli il quartiere di San Giovanni a Teduccio, il carcere minorile di Nisida, le Vele di Scampia, le periferie di Ponticelli, del Baianese, del Sannio. Si parlerà di tratta delle donne, di dipendenze, di stereotipo maschile e di altri temi a carattere sociale.

Filo conduttore tra l’edizione dello scorso anno e quella del 2022, sarà il debutto il 16 e il 17 novembre a Praga di “Perché non io?/Why not me?”, per la regia di Jana Svobodová, frutto della residenza condotta dalla regista ceca con i giovani artisti del NEST a Napoli e in collaborazione con il dramaturg Andrea Vellotti.

Il Festival si conclude il 3 dicembre presso l’Istituto Français di Napoli con un convegno dedicato a Pier Paolo Pasolini in occasione del centenario dalla nascita dal titolo “Manifesto Pasolini”, partendo dal “Manifesto per un nuovo teatro” pasoliniano, scritto nel 1968 e riletto alla luce del contesto contemporaneo. La conferma del talento letterario e profetico del grande intellettuale italiano.

 

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