Rimini Anni 60

Gioconda Marinelli

Giuseppe Salsetta

I favolosi anni Sessanta all’insegna della musica e della nostalgia rivivono sulla scena del teatro Troisi di Napoli, grazie al musical Rimini anni ‘60, scritto da Salvatore Ceruti  e da Armando Armano.

Storie di amori che si intrecciano, di allegria, di sogni nati in vacanza sulla riviera romagnola sotto il solleone, che purtroppo spesso si dileguano al primo arrivo delle nubi. Non mancano colpi di scena , insidie che turbano la serenità e la spensieratezza di quei giorni. Franco e Roberta, i giovani protagonisti innamorati, esuberanti, ma bravi ragazzi, entrambi con la passione per la musica, sono interpretati dai talentuosi Giuseppe Salsetta e Luna Di Nardo, lanciati da due popolari talent show,  Amici e X Factor. Con loro in scena ben ventidue artisti tra attori, cantanti e ballerini guidati dalle vivaci e coinvolgenti coreografie di Ettore Squillace, tutti grintosi ed entusiasti.

Una interpretazione davvero eccellente la offrono i due coprotagonisti  Antonio Guido già nel cast di “Scugnizzi” di Claudio Mattone e di “Opera di Periferia” di Peppe Lanzetta e Viviana Guida apprezzata in “Io speriamo che me la cavo” con Maurizio Casagrande, due voci intense nelle loro performance personali, soprattutto quando cantano rispettivamente “Nel sole” e “Mio cuore”. Una scena tipica vacanziera affidata a Francesco Felaco: cabine bianche a strisce blu che si aprono a introdurre i numerosi personaggi, ombrelloni, sdraio, un bar sulla spiaggia gestito da padre e figlio napoletani, simpatici e intraprendenti, l’immancabile juke box e  i coloratissimi costumi di Rita Boccarossa, il tutto illuminato dal disegno luci di Mario Esposito. Ceruti, direttore artistico del neonato eatro dedicato alla memoria del grande Massimo Troisi, ha ideato e diretto lo spettacolo con l’intento di divertire ed emozionare il pubblico, tornando indietro negli anni e riproponendo la colonna sonora cui appartengono canzoni indimenticabili come “Cuore”, “Scende la pioggia”, “Io che non vivo”, “Se non avessi più te”, “Nel sole”, “Amore scusami”, “Stasera mi butto”, “Bandiera gialla”, “La pelle nera”, “Roberta” e tanti altri motivi mitici, famosi dell’epoca, ben arrangiati, rispettando le partiture originali, da Diego Perris con l’attenta direzione musicale di Mario Zinno, che a sorpresa entra in scena a cantare “Lei” di Aznavour, Calabrese e Kretzner.

RiminiUno spettacolo leggero, gradevole, in cui l’effetto nostalgia funziona e l’interesse del giovane pubblico è notevole. Le canzoni legano il filo della storia e dei sogni e anche se qualcuno s’infrange, la speranza non muore mai, la gioventù è sempre meravigliosa e va vissuta con ottimismo fino in fondo senza rimpianti.

Applausi  e menti libere da pensieri ingombranti in un finale sintesi delle melodie più scatenate.

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