
Continua la programmazione del teatro Sancarluccio di Napoli, che sotto la sigla 40+1 (che sono gli anni di attività artistica), nella sezione Contemporanei presenta il ciclo Fratelli d’Italia. Dal 21 al 24 febbraio nella sala di San Pasquale a Chiaja, andrà in scena lo spettacolo Gli ebrei sono matti ideato e diretto da Dario Aggioli, che lo interpreta con Angelo Tantillo.
Durante il ventennio fascista, Enrico viene ricoverato in un manicomio in una clinica vicino Torino, lontano dai suoi cari, dalla sua città e dai discorsi del Duce, da lui tanto amati. Ferruccio ebreo romano costretto a fuggire per l’ennesima volta, viene ricoverato in un manicomio vicino al confine, sotto un altro nome: Angelo. Il professore che dirige la casa di cura per insegnargli a comportarsi come un malato di mente, lo mette in stanza con Enrico, uno dei più innocui tra i degenti. Ferruccio per imparare a essere un altro, si confronta con Enrico che non riesce ad essere più se stesso. Un matto vero fascista e un matto falso ebreo raccontano la tragedia delle leggi razziali attraverso la comicità di alcune situazioni. Lo spettacolo si ispira a un evento veramente accaduto: nella casa di cura per malattie mentali “Villa Turina Amione”, l’allora direttore, il professor Carlo Angela, padre del noto presentatore televisivo, offrì rifugio a numerosi antifascisti ed ebrei, confondendoli con i degenti. Una messinscena che affronta diversi temi: la follia, la solidarietà, la diversità, la discriminazione, la persecuzione.
Lo spettacolo è dedicato alla memoria del professore Ferruccio Di Cori.