Sannazaro 2023/2024

Angela Matassa

Cita Pino Daniele ricordando “le nostre radici” Sasà Vanorio per spiegare il claim della stagione 2023/2024 del Teatro Sannazaro di Napoli: “E’ tutta n’ata storia”. “Non ci paragoniamo agli altri. Siamo cresciuti molto in questi ultimi anni. E ci piace distinguerci”.

E’ questo il senso del titolo del cartellone. Senza venire meno alle due linee artistiche scelte fin dall’inizio, la sala di Chiaia divide la programmazione fra tradizione e contemporaneo. “Ma altre novità aspettano il nostro pubblico. – precisa la direttrice Lara SansoneOltre al Cantiere Sartoria, dove sperimentano le giovani compagnie, avremo ancora le prime di settimana”.

E’ la stagione “dell’amicizia” dicono i responsabili, con molti ritorni e prime volte. Come Geppy Glejieses, per esempio. “Qui ho imparato le regole della comicità da ragazzo – spiega – I ritmi, i tempi giusti con i più grandi. Da Luisa Conte a Nino Taranto, De Vico, Cannavale e tanti altri. Ora sono entusiasta finalmente di riuscire a recitarvi”. Porterà un classico moderno: “Le cinque rose di Jennifer” di Annibale Ruccello, insieme con il figlio Lorenzo.

Sannazaro, Lara Sansone in “Festa di Montevergine”

 

Sette i titoli per la sezione Tradizione per “tornare all’essenza” e rinforzare il legame con il territorio. Otto per il Contemporaneo. Il ritorno di “Festa di Montevergine” di Viviani, diretto dalla Sansone, sempre richiesto. E poi, tanti artisti, napoletani e non, da Biagio Izzo a Carlo Buccirosso a Peppe Barra. Dal testo di Maurizio De Giovanni portato in scena da Antonio Milo e Adriano Falivene, con la regia del compianto Alessandro D’Alatri. A Ionesco con Nando Paone, per la regia di Antonio Calenda. Da Pirandello con Lucia Lavia, per la regia di Luca De Fusco, a Massimiliano Gallo. Dal contaminato “Cafè Chantant” in una versione nuova. Ed ancora Lorenzo Balducci, Peppe Miale di Mauro. Mario Gelardi, che ringrazia per l’accoglienza dopo la chiusura del suo Nuovo Teatro Sanità, Roberto Capasso in due lavori.

Ma non solo teatro in programma, anche musica. La classica, a cura dell’Associazione Scarlatti, e la contemporanea con la rassegna “I colori della musica”. E tante sinergie, per un panorama ampio e completo.

Si parte il 3 novembre 2023 con Gianfelice Imparato in “La felicità” di Eric Assous. Si chiude il 17 maggio 2024 con Rosalia Porcaro in “Una donna sola” di Dario Fo e Franca Rame.

Video di Danila Liguori

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