Scacco matto al Re

Redazione

L’allestimento scenico richiama il bianco e nero della scacchiera in Finale di partita diretto da Massimo Castri. Il celebre testo di Samuel Backett, tradotto da Carlo Fruttero,  sarà in scena al teatro Nuovo di Napoli dal 15 al 20 marzo. Per Massimo Castri, che affronta per la prima volta un testo del drammaturgo irlandese, uno ‘scacco matto’ al re è la metafora della vita. Protagonisti in scena Hamm (Vittorio Franceschi), cieco e condannato a trascorrere i suoi giorni su una sedia a rotelle e Clov (Milutin Dapcevic), il suo servo. I due vivono un rapporto conflittuale, in cui si consumano continui litigi e vessazioni come anche una reciproca dipendenza. Clov vive nell’eterna tentazione di andarsene senza però compierne l’atto.

L’incalzante botta e risposta tra Hamm e il suo servitore è l’ordito più evidente della trama del testo, sembrando un infinito alternarsi di mossa e contromossa scacchistica. In scena, incombe la presenza degli anziani genitori di Hamm, Nagg e Nell (rispettivamente Antonio Giuseppe Peligra e Diana Hobel) entrambi privi degli arti inferiori costretti a trascorrere la loro esistenza nei bidoni della spazzatura in un elegante e sobrio ambiente borghese, disegnato da Maurizio Balò.

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