Se parlano i giovani

Redazione

Una scena

Giunto alla sua dodicesima edizione, Arrevuoto – lo storico progetto di teatro e pedagogia che opera tra le periferie ed il centro di Napoli, nato nel 2005 per volontà del Teatro Stabile di Napoli e dal 2012 costituito come Associazione di teatro e pedagogia che opera in collaborazione con lo Stabile di Napoli-Teatro Nazionale sotto la direzione di Maurizio Braucci – propone quest’anno uno dei capolavori del teatro del ‘900, Il suicida del russo Nikolaj Ėrdman. In scena sabato 6 alle ore 20 e domenica 7 maggio alle 18, al Teatro San Ferdinando di Napoli.

«Abbiamo scelto questo testo – si legge nelle note allo spettacolo – per offrire una riflessione su come le disgrazie possano spesso diventare appetibili per alcuni, per quegli speculatori che vedono nelle vittime dell’ingiustizia sociale o delle calamità naturali una fonte di guadagno e di potere o di prestigio personale. A Napoli, al Sud, dovremmo saperlo bene perché questo fenomeno di sfruttamento delle disgrazie altrui, questo “mors tua vita mea” caratterizza la nostra storia. Andremo in scena con oltre 150 ragazzi e ragazze di diversi quartieri cittadini, in questa grande tessitura di energia, musica e corpi che dalle periferie passa per il centro e dal centro torna in periferia coinvolgendo

Una scena

scuole, gruppi, associazioni e centri sociali per la realizzazione di uno spettacolo a regia collettiva in cui gli adolescenti parlano alla città e agli adulti».

Regia di Pino Carbone, Alessandra Cutolo, Anna Gesualdi, Christian Giroso, Nicola Laieta, Sergio Longobardi, Ambra Marcozzi, Vincenza Modica, Emanuele Valenti, Gianni Vastarella.

 

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