E’ liberamente ispirato alle opere di Sofocle e ai racconti del mito, Tragùdia – Il canto di Edipo. Lo spettacolo in scena al Teatro Bellini di Napoli dal 12 al 17 novembre. Con regia, scene, luci, suoni e costumi di Alessandro Serra. Interpretato da Alessandro Burzotta, Salvatore Drago, Francesca Gabucci, Sara Giannelli, Jared McNeill, Chiara Michelini, Felice Montervino.
“Come ricostruire oggi quel sapere collettivo che esonerava il poeta tragico dal dover volgere in prosa il mito e lo legittimava a sollecitare immediate visioni nel pubblico?”Si chiede il regista. E ancora:“Come compiere il tragico oggi?Quale linguaggio è, ciò che tramite Sofocle, vogliamo dire allo spettatore? E in quale lingua?
LA LINGUA
Il greco di Sofocle era volutamente alto e musicale, una lingua che ci strappa dal piano di realtà e ci pone su un livello di trascendenza.Come consegnare al pubblico la drammatizzazione perfetta del mito perfetto in una lingua non ostile e concettuale ma musicale, istintiva e sensuale?”
E lui stesso risponde di aver scelto il grecanico, “lingua che ancora oggi risuona in un angolo remoto di quella che fu la Magna Grecia, una striscia di terra che dal mare si arrampica sull’Aspromonte scrutando all’orizzonte l’Etna.Vestigia sonore di un antico greco oggi parlato da pochi individu,i figli di una generazione che aveva vergogna della lingua di Omero e ha smesso di insegnarla ai figli, per concedersi la speranza di un futuro migliore, in una società in cui la lingua dei poeti è stata scalzata da quella della televisione.
Un idioma antichissimo, perciò, sporcato da lingue piovute dall’alto e da dialetti subalterni cresciuti spontanei nel campo sublime seminato dai greci come il calabro e il pugliese.
La tragedia di Edipo, invece, è ambientata in una città ridotta al lumicino, arida, sterile, in decomposizione. Eppure Sofocle guida lo spettatore verso una luce interiore che si manifesterà a Colono, nel bosco sacro in cui Edipo verrà letteralmente assorbito dagli dei”
IL TESTO
Traduzione in lingua grecanica di Salvino Nucera, voci e canti a cura di Bruno de Franceschi. Collaborazione ai movimenti di scena Chiara Michelini, costruzione scene Daniele Lepori, Serena Trevisi Marceddu, Loic Francois Hamelin. Produzione Sardegna Teatro, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Fondazione Teatro Due Parma, in collaborazione con Compagnia Teatropersona, I Teatri di Reggio Emilia. Nello spettacolo sono presenti scene di nudo parziale ed è previsto l’utilizzo di luci stroboscopiche. Testo in lingua grecanica con sovratitoli in italiano.