Sommaripa e “I racconti del mistero”

Danila Liguori

Prendere un testo “alternativo” di un autore dalla produzione drammaturgica e letteraria dedita all’amore, e riadattarlo. Un’insolita produzione noir, un mystery drama di Salvatore Di Giacomo, riadattato dal regista partenopeo Diego Sommaripa. In scena ancora al Teatro Tram di Napoli dunque “I racconti del mistero”, adattamento di Sommaripa e Emanuele Scherillo. Con Dolores Gianoli, Francesco Rivieccio. Regia di e con Diego Sommaripa, che si racconta ai microfoni di Enneti – Notizie Teatrali. In scena venerdì 8 novembre 2024 alle ore 21, sabato alle 20 e domenica alle 18.

In scena con “I racconti del mistero” di Salvatore Di Giacomo. Perché proprio questo testo?

“La scelta è stata dettata da un’intuizione di Mirko Di Martino, direttore artistico del Tram. Non conoscevo la produzione ma, appena mi è stata proposta, non ho potuto che accettarla. Non si rifiuta mai un testo di autore del calibro di Di Giacomo”.

E una volta letto cosa l’ha colpita?

“Innanzitutto l’imprevedibilità di questo testo: questi racconti rappresentano un episodio singolare all’interno della sua produzione drammaturgica e letteraria. Ed è questo il motore del mio riadattamento: il poeta dell’amore si presta insolitamente al giallo. Un plot troppo particolare per non essere considerato”.

Un mystery drama ambientato nella Germania di fine Ottocento.

“La Germania in quegli anni era insolitamente molto povera, e fornisce una cornice ideale per le vicende dei personaggi”.

Personaggi definiti grotteschi e crudeli.

“Proprio così. Nel riadattamento abbiamo inteso sottolineare ed esasperare la tipica freddezza tedesca cucendola addosso ai personaggi, interpretati da bravissimi attori come Dolores Gianoli e Francesco Rivieccio”.

Diego Sommaripa in una scena

Ruolo chiave anche la musica.

“Assolutamente sì, per me Di Giacomo è identificabile anche per le sue musiche, che andranno a sottolineare i passaggi tra un quadro e l’altro. Se da una parte ho immaginato la figura di Di Giacomo come narratore e costruttore della vicenda, dall’altra parte passiamo all’azione scenica. Il racconto e i personaggi con le vicende che prendono vita in quattro quadri, ovvero i quattro racconti scelti: ‘Brutus’, ‘Garofani rossi’, ‘Suzel Addio’ e ‘La fine di Barth”.

Nei progetti sempre il teatro?

“Sì. Nel 2025 sarò al Teatro Sannazzaro di Napoli con ‘Adolf prima di Hitler’ e poi a maggio continuerò il filone giallo con la cura della drammaturgia di ‘That’s Napoli show… Mistery”.

 

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