Continuano gli spettacoli della sesta edizione di Teatri di Pietra. La rassegna che porta alla ribalta un sito archeologico di grande bellezza e suggestione: Villa Imperiale Pausilypon. Otto spettacoli (fino al 30 luglio) per la sezione napoletana. Il festival, infatti, in Campania si svolge anche ad Alife, Mondragone, Teano, Piedimonte Matese e rientra in una rete nazionale che li promuove in Sicilia, Toscana e Lucania.
Una produzione tutta napoletana sarà in scena sabato 17: “Antigone Circus” di Maria Angela Robustelli (interprete e regista) e Flavia Chiarolanza. Accompagnate da tammorre Meda, Antigone, Fedra, Elettra, Cassandra, Elena e Clitennestra si troveranno insieme in un circo-prigione.
Ancora un classico il 23: “Le Baccanti”, da Euripide, una coreografia con musiche di Bartok, Biber, Piazzolla, Shuman su drammaturgia di Roberto Guicciardini. In prima regionale sono in programma, il 24, “L’altro anfitrione” da Plauto con un attore solitamente drammatico, Paolo Graziosi, qui in tutt’altre vesti, e il 29 “Edipo Re” da Sofocle e Pasolini di Ulderico Pesce, che l’interpreta insieme con Maria Letizia Gorga. Chiude, venerdì 30 luglio, “L’Atlantide di Platone” da “Crizia” del filosofo greco, adattamento e traduzione di Eleonora Brigliadori, che ne è la protagonista. L’anima di Platone accompagnerà lo spettatore attraverso i secoli nel lungo viaggio della “reminiscenza”.
Un programma che punta sugli autori della classicità greca e latina, passando per il Novecento con Pasolini e Wilde, per raccontare vicende senza tempo e scoprire come essi parlino alla contemporaneità, sia sotto l’aspetto delle storie che delle psicologie dei personaggi. Una rassegna che porta a Napoli interpreti di grande livello in una logica di sinergia e collaborazione, che dà corpo all’idea del direttore artistico Aurelio Gatti, di recuperare il “genius loci” di ciascuna struttura e rappresentare spettacoli adatti a valorizzarli, riconsegnando “siti di grande rilievo archeologico e monumentale alla loro vocazione naturale”.
Per godere degli spettacoli, il pubblico dovrà attraversare a piedi il tunnel che da Posillipo porta a Seiano, dove scoprirà un panorama “indimenticabile” e due teatri recuperati: l’Odeon da 180 posti e la cavea che ne contiene seicento, da guardare “con nuovi occhi”.
“Teatri di Pietra” contribuisce a far scoprire un sito ancora poco conosciuto e intende stimolare l’amministrazione ad occuparsene in maniera attenta per svilupparlo e mantenerlo nelle migliori condizioni. Si tratta di un progetto che vede uniti il Ministero per i Beni Culturali, la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei con gli enti locali.