Spiare in camera… ma è teatro

Maresa Galli

Due stili, due modi di drammatizzare storie e sentimenti, ma la stessa idea teatrale. Mario Gelardi e Claudio Finelli presentano due nuove pièce per l’ormai noto format Do not disturb. Il teatro si fa in albergo, accolti dal Chiaja Hotel De Charme di Pietro Fusella.

Il primo spettacolo, “Due silenzi di Finelli racconta la complicata storia sentimentale di due giovani, Carlo, indifeso, picchiato dal padre, violento e omofobo, e Marco, della “buona società” che porta avanti un fidanzamento ipocrita con Annamaria vergognandosi della propria omosessualità. I due innamorati si provocano, litigano, si baciano, e fra loro ci sono barriere di ipocrite menzogne, di compromessi borghesi, ferite, fisiche e dell’anima.

Diversa la pièce “Alberto” di Gelardi, piuttosto farsesca, dall’atmosfera da vecchia commedia italiana, incentrata sul classico triangolo amoroso. Silvio viene sorpreso a letto con la giovane amante dalla moglie Erminia. In realtà la colpa del “tradimento” è di Erminia perché piomba in albergo di domenica mentre sarebbe dovuta rientrare solo lunedì… Dunque è lei la bugiarda. Equivoci, spiazzamenti e risate per una seconda, coinvolgente pièce. Le stanze non sono solo la scenografia delle storie ma ricoprono una funzione drammaturgica. Il concierge finalmente si sfoga, raccontando la propria vita e il suo legame con l’hotel, una volta realmente casa di appuntamenti, e con la cara nonna che tanti, tanti anni prima aveva esercitato il mestiere più antico del mondo proprio al Chjaia Hotel. Nonna novantaduenne dall’animo sensibile, che sognava di assistere all’opera al San Carlo, sogno coronato grazie al nipote che le offrirà due biglietti per La Bohème. Gli attori sono tutti bravi, sapiente è la regia, emozionante la partecipazione senza la quarta parete. Non a caso il format è molto richiesto ed è sempre sold out.

 

Categorie

Ultimi articoli

Social links

Notizie Teatrali © All rights reserved

Powered by Fancy Web