
(foto di Fiorella Passante)
IL TRITTICO CARNALE IN SCENA AL NUOVO TEATRO SANCARLUCCIO DI NAPOLI FINO AL 20 NOVEMBRE
Al Nuovo Teatro Sancarluccio di Napoli un successo già alla prima settimana di programmazione con repliche fino a domenica 20 novembre: Corpi scelti-trittico carnale, presentato da Suoni&Scene, è lo spettacolo scritto da Angela Matassa, Anna Mazza e Roberto Russo per la regia di Peppe Miale, con un eccellente cast: Laura Borrelli, Gioia Miale e Imma Pagano.
La voce dello speaker va in onda per raccontare la storia di tre corpi, belli, seducenti, che svelano vite apparentemente diverse. “Volevo gli occhi blu” di Angela Matassa, “Taglio netto” di Anna Mazza, “Cu-lotteria” di Roberto Russo, diventano l’atto unico, coinvolgente e provocatorio, per parlare del complesso universo femminile, con le sue rinunce, i suoi sogni impossibili, le sue illusioni e le sue proiezioni nell’altro da sé. Oggi si deve condividere, grida la voce “On Air”, in onda, nel voyeuristico, debordiano mondo dell’effimero dove un viso, un seno ritoccato contano più dell’anima. La donna fatta in pezzi dallo sguardo crudele di chi la relega in ruoli asfittici e non le riconosce mai meriti di alcun genere, la donna vista per i suoi attributi.

(foto di Fiorella Passante)
Il primo corpo è quello di Giulia, o meglio, Giulio, lo sciupafemmine viziato da mammà, sicuro di sé, invidiato dagli amici che non ha alcun rispetto per le partner. Giulio, improvvisamente, per una punizione del destino, viene trasformato in donna, però bella, prosperosa, dagli occhi blu, persino capace di procreare… Forse, alla fine, il suo femminilizzarsi lo renderà umano.
Il secondo corpo è quello di Imma, sarta di talento che oggi deve fare i conti con un marito che l’ha abbandonata per Svetlana, badante polacca, e l’ha lasciata con due figli da mantenere. E lei, per autoinfliggersi dolore, si farà fare in pezzi al mercato degli organi. “Oggi, spiega, devo cucire la carne mia”, sconfitta, allucinata.

(foto di Fiorella Passante)
Il terzo corpo scelto è quello di Mena Pezzullo che svolge un’attività “imprenditoriale” sui generis: Mena, in seguito ad una mano sul sedere di Ciro il “chianchiere” che giocherà i numeri vincendo pure, metterà il suo posteriore a disposizione della gente. E lo farà, spiega, per bontà, perché il popolo è pieno di problemi in una città nella quale “non siamo stati capaci neanche di fare una malavita seria”…
Le tre donne chiudono la storia, surreale e spiazzante, gridando in coro la propria rabbia verso gli uomini, e che stiano attenti!

(foto di Fiorella Passante)
Subito dopo, nella replica domenicale, con le emozioni a caldo, la psicoterapeuta Alessia Pagliaro apre la terza edizione di Teatro e Psicoanalisi. L’argomento al tappeto è l’uso del corpo come comunicazione, per determinare chi siamo. Pagliaro spiega che il corpo veicola segnali di malessere, segni di disagio, dai disturbi psicosomatici ai disordini alimentari. Il cambiamento che subisce il corpo è il momento più importante dell’evoluzione. Noi non siamo pezzi, non siamo Facebook, spiegano le attrici, molto brave nel loro lavoro di comprensione del personaggio e di mediazione per il pubblico. Diversi gli interventi per un dibattito sempre appassionante e necessario.