IL NAPOLI EST TEATRO DA’ SPAZIO AL PROGETTO DI RECUPERO PER I GIOVANI DETENUTI
Nell’ambito del progetto Il palcoscenico della legalità, coordinato da Giulia Minoli, il Teatro Nest di Napoli presenta Aspettando il tempo che passa. Lo spettacolo sarà in scena il 15 dicembre 2018 (ore 21). Il testo teatrale è nato grazie al percorso di formazione professionale sui mestieri teatrali all’interno del Istituto penitenziario minorile di Airola, condotto dall’Associazione Co2 Crisis Opportunity Onlus. Scritto con i giovani detenuti (Mattia, Luigi Palmieri, Ivan D’apice, Carlo Esposito, Salvatore Sacco, Raffaele, Krezel, Krispyan, Luigi, Luigi Di Costanzo, Bruno D’avino, Vittorio Albano, Gaetano Nunziato, Dalibor Radosaljevic), è interpretato da Giuseppe Gaudino, Adriano Pantaleo, Valentina Minzoni e Salvatore Presutto con la regia di Emanuela Giordano.
“Lo spettacolo mette in scena una favola per piccoli e per grandi, che ci riguarda tutti,- spiegano i ragazzi – perché parla di infanzia, adolescenza, smarrimento, confusione e voglia di un futuro migliore, per tutti. Si sa, il tempo in carcere passa diversamente, è un tempo sospeso. Non possiamo avere la certezza di quando usciremo, chi ci aspetterà fuori (e se ci aspetterà) cosa faremo della nostra vita (chi ci darà lavoro e fiducia?), eppure non sogniamo altro: uscire, per essere liberi. Ma liberi di fare cosa? Il tempo raccontato è quello delle “chiacchiere” che abbiamo fatto tra noi, immaginando un ‘altalena che è il nostro tempo presente, sospeso, oscillante , tra umori e desideri, confusioni e certezze. La speranza, l’innocenza l’abbiamo raccontate come una fata turchina un po’ avvilita, forse neanche lei crede più alle favole, l’accompagna un grillo parlante che è la nostra buona e scomoda coscienza. Seduta dall’altro lato dell’altalena c’è la realtà che è sempre più complicata, scivolosa. Riusciremo a trovare un lieto fine?”.
I costumi di scena sono stati messi a disposizione dal Teatro di San Carlo di Napoli.