Teatro San Carlo, 2018/2019

Maresa Galli

Ricco e variegato cartellone per la stagione 2018/2019 del Teatro di San Carlo di Napoli, che punta ancora sul binomio tradizione e innovazione, per Opera, Concerti e Danza. La sovrintendente Rosanna Purchia, soddisfatta del traguardo della decima stagione e del bilancio in pareggio, sottolinea l’enorme impegno di tutte le maestranze, ringraziando il Sindaco di Napoli per i fondi stanziati anche dalla Città Metropolitana, il presidente della Regione Campania che ha stanziato negli ultimi tre anni dodici milioni per il Lirico. Gelo e frecciate tra De Magistris e De Luca su stanziamenti di fondi e Universiadi ma, con il riconoscimento dell’importanza del valore cultura, sinonimo di sviluppo.

Ampio il ventaglio di proposte del nuovo cartellone presentato nei dettagli dal direttore artistico Paolo Pinamonti. Dodici i titoli d’opera per un totale di settantotto recite, cinque produzioni di danza per ventotto alzate di sipario, quindici concerti per diciassette spettacoli tra musica sinfonica e da camera.

Inaugurazione con Riccardo Muti che il 25 novembre (sino al 2 dicembre) dirigerà “Così fan tutte”. Il Maestro Muti torna al San Carlo dopo 34 anni per un nuovo allestimento del capolavoro mozartiano, diretto da Chiara Muti e co-prodotto con la Wiener Staatsoper, dove sarà ospitato nel 2020.

Juraj Valčuha inaugura i suoi appuntamenti con la Stagione d’Opera il 15 dicembre (sino al 20 dicembre) con “Káťa Kabanová”. Il secondo impegno del Direttore Musicale del San Carlo sarà il prossimo maggio (dall’11 al 18) con “Die Walküre” di Richard Wagner, produzione sancarliana del 2005 e premio Abbiati 2006 per le scene di Giulio Paolini. Sempre Valčuha inaugura il “San Carlo Opera Festival”, il 6 luglio 2019 (sino al 14 luglio), con “Cavalleria Rusticana” per la regia di Pippo Delbono. Nel 2012 Sergio Tramonti è stato premiato dell’Abbiati per le scene. I costumi sono di Giusi Giustino.

Dopo “Bohème” di Giacomo Puccini diretta da Alessandro Palumbo per la regia di Francesco Saponaro (dal 16 al 22 febbraio 2019), ancora un grande musical dopo il successo di “My Fair Lady”, “Lady, Be Good!”, di Ira e George Gershwin, ambientato nella Broadway dei roaring twenties che fin dagli esordi del ‘24 fu un successo strepitoso. Sul podio dell’Orchestra e del Coro del San Carlo Nick Davis; firma la regia Emilio Sagi (Produzione del Teatro della Zarzuela di Madrid) e il Corpo di Ballo del San Carlo si muoverà sulle coreografie di Nuria Castejon (dal 3 al 9 febbraio 2019).

Dal 22 al 28 febbraio 2019: “Un ballo in maschera”, titolo verdiano guidato da Donato Renzetti. La regia è di Leo Muscato. Un titolo onirico, fantastico, dal 17 al 24 marzo 2019: “Les Contes d’Hoffmann” di Jaques Offenbach per la regia di Lauren Pelly e la direzione di Pinchas Steinberg.

Dal 16 al 20 aprile 2019 (ripresa poi dal 25 maggio al 1° giugno) sarà la volta di “Madama Butterfly” per la regia di Ozpetek e la direzione di Gabriele Ferro con interpreti Evgenia Muraveva nei panni della protagonista e Saimir Pirgu in quelli di Pinkerton.

Dopo la pausa estiva, (dal 20 settembre al 5 ottobre 2018) si riprende con “Traviata” per la regia di Lorenzo Amato e le scene di Ezio Frigerio. Dal 7 al 12 novembre 2018 sarà di scena “Ermione” di Gioachino Rossini, in una nuova produzione del Teatro di San Carlo. Sul podio Alessandro De Marchi; firma la regia Jacopo Spirei. Chiude la stagione d’Opera “Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo (dal 20 al 26 novembre 2018), diretto da Jordi Bernàcer. Tra gli interpreti Eleonora Buratto e Antonello Palombi; regia di Daniele Finzi Pasca.

La Stagione di Concerti 2018/2019 affianca maestri della scena mondiale e giovani promesse del concertismo internazionale accanto a celebri interpreti. Ad Orchestra e Coro dunque, sotto la direzione musicale di Valčuha, è affidata sabato 20 ottobre 2018 l’apertura con la “Messa da Requiem” di Giuseppe Verdi. Tra gli appuntamenti più prestigiosi della programmazione concertistica del Teatro di San Carlo vi saranno quelli resi possibili grazie a “Concerto d’Imprese”, progetto sostenuto da un gruppo di eccellenze imprenditoriali del territorio campano che hanno unito le forze per implementare interventi di sostegno all’attività del Teatro. Per “Concerto d’Imprese” torna a Napoli, il 2 febbraio 2019, Valery Gergiev, con l’Orchestra del Teatro Mariinsky.

Venerdì 8 marzo 2019, per la prima volta al San Carlo, arriva Cecilia Bartoli, tra le più acclamate interpreti che, con l’Ensemble barocco Les Musiciens du Prince di Monaco diretto da Gianluca Capuano, proporrà un raffinato programma dal titolo Arie d’opera tra Settecento e Ottocento. “La musica barocca – afferma il celebre mezzosoprano – è un patrimonio italiano immenso, che necessita di essere riscoperto ed eseguito. La musica dovrebbe essere per gli italiani parte della vita quotidiana e renderci orgogliosi degli incredibili traguardi dei nostri antenati e del nostro Paese. Di questi tempi, in cui culture, società e Paesi si allontanano tra loro, in cui sembra che non si riesca più ad avere comprensione e rispetto reciproci, vorrei sperare che il nostro lavoro possa dare un piccolo contributo per riavvicinare parti del nostro Paese attraverso il linguaggio della musica, che è amato e compreso da tutti”. E la Fondazione Teatro di San Carlo annuncia l’avvio di un progetto di collaborazione con la Fondazione Teatro alla Scala e Cecilia Bartoli, per la presentazione di tre titoli operistici di Georg Frederic Handel nel corso dei prossimi anni.

Imperdibile la maratona, senza precedenti, sabato 22 giugno 2019, protagonista Juraj Valčuha che dirigerà per dodici ore l’integrale delle Nove Sinfonie di Ludwig van Beethoven, alla direzione dell’Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo e dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI.

Ricco anche il cartellone della Danza che presenta cinque titoli di richiamo, per una Compagnia giovane, tra repertorio classico, con balletti come “Lo Schiaccianoci”, “Il lago dei Cigni” e “Sogno di una notte di mezza estate” (nelle versioni di Giuseppe Picone, Charles Jude e Patrice Bart), e coreografie moderne come “Rossini Cards” di Mauro Bigonzetti e “Pulcinella” di Francesco Nappa.

 

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