
Come la metropolitana cittadina, il Teatro Sannazaro di Napoli sceglie lo slogan: tante linee una sola direzione per caratterizzare la stagione 2017/2018. Una programmazione ricca di proposte, iniziative, generi nel nome della tradizione classica con l’obiettivo di rilanciarla per il pubblico di oggi e di domani, grazie alla presenza di artisti della vecchia e della nuova generazione. “Abbiamo ipotizzato una mappa immaginaria di Napoli, – ha detto Lara Sansone, direttrice artistica – su cui ad ogni linea corrisponde un percorso artistico. Tanti e diversi modi di amare e celebrare la nostra città perché le radici vanno ricordate e salvaguardate”.
Innanzitutto, la trilogia vivianea (Linea Uno), che oltre alla “Festa di Montevergine”, al terzo anno di repliche, comprende “La figliata”, nella versione di Nello Mascia, con la sua compagnia degli “Attori indipendenti”: Francesco Paolantoni, Rosaria De Cicco, Franco Iavarone; e il nuovo allestimento di “Festa di Piedigrotta” a cura di Lara Sansone, con bancarelle, abiti di carta. “Useremo il teatro in modo insolito, – ha dichiarato – come ci piace fare da tempo”.
La linea Due è dedicata all’incontro con due grandi della scena. Per “Metti una sera con…”, arrivano Giancarlo Giannini e Giuliana de Sio in serate-evento.

La linea Tre conduce ancora alla tradizione ma tra classico e novità. Lara Sansone dirigerà e sarà la regina del nuovo “Cafè Chantant, crazy edition”, per giocare con il numero ventidue che nella cabala evoca la pazzia. Tanti sono gli anni che ha lo spettacolo. Quindi la nuova commedia di Eduardo Tartaglia con Veronica Mazza, “Tutto il Mare o due bicchieri?” e poi Gigi Savoia e Gianni Parisi in “I Casi sono due” di Armando Curcio. “Seguiamo i canoni classici – ha spiegato l’attore-regista – come ha fatto l’autore, senza contaminazioni e riadattamenti”. Ancora, Benedetto Casillo, che festeggia cinquant’anni di carriera, in “Le pillole di Ercole” da Maurice Hennequin; chiude la contemporaneità con Antonella Morea in “Mamma” di Annibale Ruccello.
Con la Linea Quattro si è voluto pensare ad alcuni spettacoli particolarmente graditi dal pubblico. Un ritorno, dunque per “Ombretta Calco” di Sergio Pierattini e per i due lavori di Luciano Melchionna “L’amore per le cose assenti”, con Giandomenico Cupaiuolo, Autilia Ranieri e la partecipazione di HER, e “Spoglia-toy”.

La Linea Cinque porta musica e gusto. Diverse le iniziative: il “Very Neapolitan Song”, nuovo format di Gianni Simioli; il “Box of The City”, prevede concerti (Peppe Servillo, Pietra Montecorvino, Ciccio Merolla, James Senese); serate-racconto gastronomico con attori ai fornelli col progetto “A cena con l’artista”.
Al programma si aggiungono le altre proposte di cinema e danza: “Studio Cinema Napoli-Film e Theatre Institute- Master Class”, con Giancarlo Giannini, Pupi Avati, Laura Morante; “Scuola Pro-Am” diretta da Carolyn Smith di “Ballando con le Stelle” e “Napoli Dance Accademy”, diretta da Alessandro di Napoli; la sinergia con l’Orchestra Scarlatti.
Abbonamenti e abbinamenti da sessanta a centosessanta euro.