Diciotto candeline per il Teatro Tasso di Napoli, diciotto anni di cartelloni di qualità che da sempre puntano a stimolare il dibattito, la cultura viva offrendo drammaturgia classica e contemporanea, capisaldi della tradizione e sperimentazione. Il direttore artistico dello storico teatro, Giampiero Notarangelo, autore, regista, attore, preferisce porre in evidenza quello che si fa e non l’impossibilità di fare, dettata oggi dalla spaventosa crisi che vive il mondo culturale italiano. “Finché ci saranno luoghi dove questo miracolo potrà ancora avvenire l’arte non morirà”, afferma Notarangelo.
Taglio del nastro, il 13 e il 14 dicembre, con l’ormai classica commedia di Neil Simon “A piedi nudi nel parco”, con l’esordiente Gag produzioni. Il 25, 26 e 27 dicembre, la compagnia diretta da Mimmo Sepe, Alti&Bassi, presenta l’inedito “Chi vivrà vedrà”, che mostra la vita contemporanea scandita dai social network. Il 15 e il 16 dicembre Giorgio Gori presenta “Hotel Royal”, lavoro liberamente tratto da “Appartamento al Plaza” di Neil Simon. Il 25 e 26 gennaio 2014 in scena “Il manicomio dell’orrore” di Notarangelo, liberamente tratto da “I racconti del terrore” di Edgar Allan Poe, con la Compagnia Stabile del Tasso. Ancora spazio ai classici, il 22 e 23 febbraio, con “I giganti della montagna”. L’emblematica opera di Pirandello, rivisitata nella versione di Strehler che fa raccontare il finale da una voce fuori campo, presenta un’ulteriore innovazione: Notarangelo si ispira alle lettere che Pirandello scrisse a Marta Abba per spiegare il significato de I giganti. Il regista segue anche le indicazioni date da Pirandello al figlio negli ultimi giorni di vita. Nel mese di marzo Biagio Buonomo presenta il suo lavoro “Corpi violati”, che mette insieme “Il giardino”, ispirato alla storia tra Oscar Wilde e sua moglie Constance e “Camelot”, basato sul dialogo tra Robert Kennedy e la giornalista Elisabeth Gladstone. Si prosegue il 5 e il 6 aprile in “E se la vita…fosse??!!!”, spettacolo di teatro, danza, cabaret, con Noemi Calvino e Giorgio Gori, rappresentazione ideale della danza intesa quale spazio sociale. Ancora classici con la shakespeariana “Tempesta”, in scena il 12 e 13 aprile. Contenuti i costi degli abbonamenti che offrono anche lavori di nuova drammaturgia. Riprendono i corsi della scuola del teatro Tasso, fondata e diretta con amore da Notarangelo.