Prima di entrare nel vivo della programmazione 2016/2017, Gaetano Liguori, direttore artistico del Teatro Totò di Napoli, precisa l’aspetto ‘politico’ della situazione del teatro in Italia. “Dedico il nostro ventennale – esordisce in una sala piena di attori, compagnie, allievi e dello staff al completo – in modo particolare a Rino Marcelli, da poco scomparso, che ci ha sempre, ci ha consigliato e acc ompagnato. Sono stati vent’anni di gioie e di dolori, di fatica e impegno, che ci hanno ripagato e ai quali non rinuncerei”.
Quindi in conferenza stampa dà un po’ di numeri: 2400 abbonati, 300 iscritti all’Accademia teatrale, 12 spettacoli più tre in omaggio, la rassegna amatoriale, altri eventi di rilievo. Non dimentica l’aspetto “sociale”, il ruolo svolto dal teatro nel quartiere. “Abbiamo cambiate le cose, perché si può”, dice con orgoglio, mentre si appresta a parlare “di spettacolo e non di spettacoli”.
Al centro della questione è il teatro di tradizione che – dice Liguori – non viene considerato dal Ministero. “Non hanno capito che tradizione non è oleografia, ma contiene l’innovazione, la ricerca, che negli anni ha dato a tanti giovani la possibilità di esibirsi da questo palcoscenico e di lavorare. Abbiamo bisogno di essere sostenuti”.
Ricorda i nomi più noti: Biagio Izzo, Rosalia Porcaro, Alessandro Siani, che hanno mosso i primi passi proprio nella sala di Via Cavara.
“Nemmeno la Regione considera il valore culturale della tradizione tanto che i teatri che ne fanno la loro bandiera, sono tagliati fuori dai finanziamenti. La legge 6 va cambiata, basta con i fondi milionari a pochi e niente agli altri”.
Nell’attesa della revisione della normativa sullo spettacolo, venticinque teatri si sono riuniti per affrontare insieme la questione e far sentire la loro voce. Come già preannunciato dal Sannazaro di Napoli, anche Liguori dà notizia della nascita di una Confederazione Campania Teatro. “Farà molto rumore”, conclude.
In un clima d’impegno e di festa, viene presentata, dunque, la programmazione del teatro comico di Napoli, come il Totò si autodefinisce. Perché “la comicità è una cosa seria”, precisa il suo direttore.
IL CARTELLONE
La stagione apre il 20 ottobre con Gino Rivieccio che ripropone lo spettacolo-omaggio alla sua città “Io e Napoli”, con Fiorenza Calogero e al pianoforte il maestro Antonello Cascone. Dal 3 novembre, Maria Nazionale in “Canto d’autore”. Dal 17 novembre, Benedetto Casillo porta “Caviale e lenticchie” di Scarnicci e Tarabusi. Dall’1 dicembre, Francesca Marini, habituée del teatro, presenta “Crazy musicals-tutti pazzi per il musical”, diretto da Gaetano Liguori, assecondando una sua antica passione. Dal 15 dicembre, un nome della tradizione, circondato da giovani: Giacomo Rizzo in “E’ successo a teatro” con Ciro Esposito, Rosario Minervini e Daniela Iola, regia di Gennaro Silvestro. Dal 12 gennaio 2017, nell’ottica dello scambio tra le due sale, a venticinque anni dalla morte di Gaetano Di Maio, Caterina De Santis (direttrice del Bracco) con Davide Ferri, Rosario Verde e con la partecipazione di Ciro Capano presenta “Madame quatte solde”, diretto da Gaetano Liguori. Dal 26 gennaio, un altro mattatore, Angelo Di Gennaro con Claudio Tortora porta in scena “Un uomo medio”, regia di Antonello Ronga. Dal 9 febbraio, torna Davide Ferri in “Come in cielo così in scena”, con Rosario Minervini, Edoardo Guadagno (anche autori), la partecipazione di Rosario Verde e la regia di Gaetano Liguori. Dal 23 febbraio, un altro nome classico: Oscar Di Maio che propone “Gennaro Belvedere, testimone cieco”. Dal 9 marzo da Made in Sud arriva Pasquale Palma e i Malincomici con “Tempi belli” per la regia di Antonio Guerriero. Dal 30 marzo, Lucio Pierri, Maria Mazza, Lello Radice in “Il bello della diretta”. Dal 20 aprile la scena è per la coppia Francesca Marini- Massimo Masiello in “Verso il mito. Edit Piaf, le canzoni, gli amori” di Antonio Mocciola e Gianmarco Cesario, per la regia di Gaetano Liguori.
Fuori abbonamento, la sezione musica: 8 dicembre, Andrea Sannino in concerto con “Uànema live”, titolo del suo album musicale. 24 gennaio 2017 Le Loving in “Il nostro concerto”, soprani diretti da Antonello Cascone. 21 febbraio, i Gipsy Fint con “Neanche gli uccelli cantano gratis”.
Tre gli spettacoli in omaggio agli abbonati: a marzo, Luciano Capurro in “Diceva Ulisse… chi m’o fa fa’?”. Ad aprile, la compagnia Epoché in “Ma che brave ragazze” di Giovanna Pignieri. Cinque donne e un maschio. A maggio, Gianni Sanseverino, Antonio Caruso, Peppe Sole, Giancarlo De Simone in “Un’estate al mare”, quattro giovani diretti dall’‘esperto’ Mario Zinno.
Infine, i vincitori del Festival del Teatro Amatoriale: I Vagabondi in “Le catene dell’uomo”.